Wedding Tourism: La Borsa del Matrimonio in Italia torna al Palazzo dei Congressi di Roma
Wedding Tourism: il 6 e 7 maggio, oltre 40 buyer stranieri a Roma per la Borsa del Matrimonio in Italia, che torna al Palazzo dei Congressi, all’interno del Roma Travel Show. L’appuntamento con BMII 2022 è un’occasione per dare visibilità alle imprese e incrementare il turismo, con attività di incoming e internazionalizzazione.
il Wedding Tourism è finalmente pronto a ripartire nel 2022 dopo l’arresto dovuto alla pandemia, forte della domanda in crescita anche dall’estero. A conferma della ripresa del settore torna una nuova edizione di BMII, la Borsa del Matrimonio in Italia, che il 6 e 7 maggio porta a Roma, al Palazzo dei Congressi, oltre 40 buyer stranieri provenienti da Armenia, Bulgaria, Canada, Croazia, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, India, Irlanda, Lettonia, Libano, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, e Svizzera.
Quando è nata la Borsa del Matrimonio in Italia
Nata nel 2014 per rispondere alla crescente richiesta di nozze di stranieri sul suolo italiano, la BMII è divenuta presto un osservatorio del fenomeno wedding tourism, confermandosi edizione dopo edizione punto di riferimento del settore, oltre che la panoramica più ampia dei prodotti e servizi made in Italy per il giorno del sì, in un incontro tra domanda e offerta – esclusivamente B2B.
Italian Wedding Tourism in cifre
L’Italia è da anni il principale marketplace di questo tipo di turismo che prima della pandemia, nel 2019, ha visto l’organizzazione di 9.018 matrimoni di sposi provenienti dall’estero portando 1 milione e 783mila presenze, per un fatturato di 486 milioni di euro (dati Osservatorio italiano Destination Wedding Tourism, realizzato dalla società di ricerca JFC). Il Wedding Tourism è stato sempre un settore propizio per l’imprenditorialità italiana che subito il primo arresto della sua crescita costante soltanto nel 2020, che a causa dell’emergenza sanitaria ha registrato soltanto 35,5 milioni di euro per 226mila presenze. Il 2022 è però per gli esperti del settore l’anno della rinascita: il wedding tourism è una voce importante certamente per l’industria dell’hotellerie – in grado di offrire sia ospitalità nelle camere che location attrezzate per nozze di ogni genere, a seconda di esigenze e costi – ma anche per tutte quelle figure che permettono di rendere indimenticabile il giorno del sì, dalla scelta dell’abito sartoriale alla musica.
Come sottolinea Ottorino Duratorre, presidente di ROMAFIERE, società specializzata da oltre 30 anni in eventi del settore Moda-Sposa e organizzatrice delle manifestazioni internazionali BMII, RomaSposa e Roma Travel Show:
Obiettivo della Borsa del Matrimonio in Italia è quello di sviluppare l’attività di incoming, divenuta fondamentale per sostenere il nostro territorio e introdurre le realtà italiane concretamente nel processo di internazionalizzazione, favorendo le opportunità commerciali, attraverso l’offerta del nostro artigianato di eccellenza e la presentazione di location dai paesaggi mozzafiato. Una vetrina e un’opportunità di business per enti territoriali, piccole e medie imprese che hanno così l’opportunità di presentarsi a wedding planner e buyer provenienti da tutto il mondo”.
Con l’auspicio che il Wedding Tourism torni a essere un’attività economica che porta molti visitatori in Italia, una delle destinazioni preferite dai promessi sposi, tra dimore storiche e location mozzafiato, che fanno sì che le coppie scelgano il nostro Paese non soltanto per il viaggio di nozze, ma anche per il loro matrimonio.