Veronica Vecci, a tu per tu con la VR 3.0
Dalla carta stampata alla realtà virtuale più ricercata per architetti e designer. Da Roma a Milano, l’intervista a Veronica Vecci. Una donna (VR) visionaria.
Fondata meno di un anno fa da una coppia di amici, Ennio Pirolo e Veronica Vecci, AmbiensVR si occupa di Realtà Virtuale nell’ambito dell’architettura e dell’arredamento, tramite lo sviluppo di rendering “navigabili” e interattivi sia di progetti che di veri e propri show-room virtuali su incarico di progettisti e negozi.
La incontriamo con il suo team, nella sede milanese di AmbiensVR, per farci raccontare il suo lavoro, le ispirazioni e i progetti futuri.
Veronica Vecci, prima di tutto: perché AmbiensVR?
Abbiamo scelto questo nome perché permette di esprimere al meglio le due facce dell’azienda. Da una parte “Ambiens”, un termine latino, legato quindi al mondo classico, che rimanda in qualche modo all’universo dell’architettura e della progettazione degli interni in generale; dall’altra “VR”, ad indicare il mercato all’interno del quale vogliamo traghettare il nostro settore, quello della contemporaneità e delle tecnologie esperienziali.
Cosa ti ha ispirato nella creazione del concept?
L’ispirazione è venuta semplicemente pensando al mio lavoro! Il nostro prodotto è basato sulla volontà di supportare il progettista in determinate fasi del suo progetto, in modo particolare quella legata al confronto con il cliente. Avendo io stessa sperimentato la difficoltà di trasmettere determinate qualità di un ambiente attraverso gli elaborati tecnici ho voluto dar vita ad una piattaforma a metà tra il tecnico e il ludico, che fosse capace di rendere “reali” gli elaborati tecnici di un progettista coinvolgendo in prima persona il cliente, facendolo sentire protagonista.
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Con chi hai lavorato per realizzare il progetto?
Beh, non potevo portare avanti un progetto VR senza il supporto di qualcuno con le skill informatiche giuste! Io ed Ennio, CEO e CTO dell’azienda, siamo amici fin da quando eravamo bambini ed è stato proprio discutendo tra di noi di alcune tematiche comuni che è venuta fuori l’idea di AmbiensVR.
La realtà virtuale è uno dei topic di questo periodo. Per certi versi molto ricco e innovativo, ma anche e purtroppo poco conosciuto nel mondo dell’architettura e del design. Se ad oggi volessimo definirlo, lo chiameremmo emergente. Però, nel tuo progetto, parli di piani imminenti…
La realtà virtuale è una tecnologia che non ha ancora espresso appieno il suo potenziale, trovo quindi normale il fatto di trovarsi in questa situazione. Gli ingegneri e gli architetti delle nuove generazioni sono tra le prime categorie che si confrontano con software di modellazione e renderizzazione simili, e noi gli diamo modo di prendere confidenza con il mezzo ed il resto verrà da se.
Dove vuoi arrivare con AmbiensVR?
Mi piacerebbe trasformare il progetto in una vera e propria community a supporto di tutti quei creativi che non vedono la progettazione come qualcosa di autoreferenziale ma come un processo creativo dal potenziale infinito, all’interno del quale competenze provenienti da mondi diversi, si compenetrano e si esaltano.
Progetti per il futuro?
Al momento il nostro futuro è legato alla città di Milano. Stiamo trasferendo lì parte del team: sono sicura del fatto che avere una base nella capitale mondiale del design ci porterà a crescere sempre di più!
– Giuseppe Giulio
Foto e video: courtesy AmbiensVR