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Uomo e donna, oppure uomo o donna? Nel XXI secolo esiste ancora la disparità tra i sessi

La donna ancora oggi è spesso sottovalutata, sfruttata e trattata come un oggetto. Nonostante gli anni di lotta per l’emancipazione, la donna nel XXI secolo non è ancora considerata al pari dell’uomo.

La donna oggetto sessuale

La donna è tutt’ora rappresentata come un trofeo o come un oggetto sessuale, senza considerare che, se un uomo ha avuto molte relazioni con diverse donne, è glorificato e raffigurato come un eroe, mentre la donna, nella stessa situazione, è denigrata e considerata di facili costumi.

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Il cliché della femme fatale

Il mondo del cinema e della musica contribuiscono all’ oggettificazione del nudo femminile. Della donna vengono valorizzate spesso soltanto qualità come la bellezza e la sensualità, invece che l’intelligenza e la determinazione.

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Marilyn Monroe in Some Like It Hot, 1959
Gender Inequality

In ambito lavorativo la differenza di trattamento tra uomo e donna è ancora più accentuata. Spesso, infatti, se un uomo e una donna hanno gli stessi obiettivi di carriera, il primo sarà supportato nelle sue decisioni da familiari e amici, al contrario, la seconda sarà scoraggiata e criticata per le sue aspettative così ambiziose.

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Fonte: ISTAT
Alcune statistiche

In Italia le donne che lavorano sono ancora poche. I dati Istat parlano chiaro, nella fascia tra i 15 e i 64 anni lavora solo il 50% delle donne, una su due (per gli uomini il 68,7%). Al Sud risultano occupate solo 33 donne su 100, 64 al Nord e 57 al Centro. Sempre secondo i dati Istat tale disparità economica è presente già in giovane età: fra i 14 e i 17 anni ricevono regolarmente la paghetta il 42% delle ragazze e il 53% dei ragazzi, per le prime il denaro è un regalo o un premio, per i secondi un flusso continuo da imparare a gestire. Spesso le donne, costrette dalle necessità familiari, scelgono lavori che implicano una retribuzione più bassa e che si avvicinano maggiormente allo stereotipo femminile, come la cassiera, la segretaria o la parrucchiera.

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Fonte: ISTAT
Alcuni stereotipi

Le differenze in ambito lavorativo tra uomo e donna si estendono anche al vocabolario utilizzato per descrivere un uomo e una donna in carriera. La donna sarà vista come nevrotica, perfida, isterica e insensibile; l’uomo invece come ambizioso, realizzato, intraprendente e sarà giustificato per qualunque scelta sbagliata, mentre la donna sarà giudicata e biasimata.

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L’oggettivizzazione sessuale

La donna è oggettificata soprattutto in ambito lavorativo; basti pensare alla ricerca della parola “poliziotta”, “pompiere donna” o “infermiera” su internet e le prime foto che risultano sono immagini sessualizzate, di donne con abiti corti e provocanti.

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Adam Axon, A Sexy Nurse, Melbourne, licensed under CC BY 2.0
Lo stereotipo quotidiano

Lo stesso stereotipo è applicato nella vita di tutti i giorni: le donne sono giudicate in base a quello che indossano, così una gonna troppo corta è spesso interpretata come una richiesta di attenzioni, oppure una ragazza che indossa un capo scollato è considerata provocante, irrispettosa e una distrazione per l’altro sesso. Spesso le donne sono solo criticate, sono o troppo, o troppo poco, gli standard di bellezza imposti dalla società non fanno mai sentire le donne all’altezza.

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Jose Pereira, Escort, licensed under CC BY 2.0
Arriveremo un giorno a una reale parità tra i sessi? Soltanto se uomini e donne insieme si impegneranno ad abbattere gli stereotipi che condizionano ancora la società del Nuovo Millennio.

Federica Falbo, Claudia Febi, Lea Benedetta FenielloVeronica Grieco  e Rachele Pulcini (III DC – Liceo Aristofane) per il PCTO Un futuro per i diritti umani 2021

Immagine in evidenza: Focalphoto, Gender, Flickr, licenced under CC BY-NC 2.0

Video: Simpleshow FoundationGender Inequality and the Economy