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Tempo di semifinali al Roland Garros: Murray-Wawrinka e Nadal-Thiem

Roland Garros di grande qualità alla vigilia del rush finale. Sono rimaste in corsa, nell’ordine le teste di serie 1, 3, 4 e 6, ovvero Andy Murray, Stan Wawrinka, Rafael Nadal e Dominic Thiem.

Non male per quello che è considerato il “campionato del mondo” sulla terra battuta. È vero manca re Roger Federer, ma per lo svizzero sarebbe stato troppo logorante prepararsi per quella che è considerata la superficie più faticosa. E poi non dimentichiamo che il maestro punta a Wimbledon…

Messa da parte questa divagazione, una certezza c’è già: rispetto al 2016 cambierà il vincitore finale. Novak Djokovic detentore del titolo è infatti caduto sotto i colpi di un Thiem in formato super. L’austriaco ha finalmente sfatato il tabù serbo e dopo averci perso 5 volte su 5, lo ha estromesso in tre soli set – 7-6(5) 6-3 6-0 – prendendosi di fatto anche la rivincita dopo la debacle di un paio di settimane fa agli Internazionali d’Italia del Foro Italico, quando raggranellò appena un game.

Accreditato delle maggiori chance tra i talenti che stanno emergendo, per trionfare un giorno sulla polvere di mattone di Parigi, al 23enne austriaco in semifinale toccherà per la quarta volta in stagione, e la settima in carriera, uno scontro tra titani con Rafael Nadal. Il bilancio stagionale è di 2-1, quello in carriera di 4-2, tutto a favore dello spagnolo. Rafa, più determinato che mai, si presenta come il grande favorito di una sfida che promette fuochi d’artificio, almeno dando un’occhiata ai numeri dei due giocatori: nessuno, infatti, ha ancora perso un set in questa edizione del Roland Garros. Un ultimo dato: Nadal ha vinto finora 22 dei 23 match giocati in stagione sulla terra e l’unico ko è arrivato a Roma nei quarti guarda caso contro Dominic Thiem. “Rafa”, inoltre, non ha neanche dovuto faticare più di tanto nei quarti, favorito dal ritiro del connazionale Pablo Carreno Busta quando già conduceva 6-2 2-0.

Se il tennista di Manacor è all’inseguimento del suo decimo sigillo a Parigi, nella parte alta del tabellone c’è chi – come per altro anche il già citato Thiem – non ha ancora vinto sul mattone tritato del Roland Garros: stiamo parlano del numero 1 del mondo, Andy Murray. Lo scozzese accarezzò il sogno di alzare la coppa al cielo lo scorso anno, ma si dovette arrendere in finale a Djokovic per 3-6 6-1 6-2 6-4. Dall’altra parte della rete troverà lo svizzero Stan Wawrinka. Stan “The Man” è senza dubbio il più imprevedibile dei quattro semifinalisti. Dotato di grandi capacità e di una potenza incredibile, potrebbe sbattere contro lo scozzese così come puntare a testa bassa al titolo. Con Stan in campo, tutto è possibile. Sempre partito da sfavorito nelle tre finali di Slam che ha giocato, le ha vinte tutte, compresa quella del 2015 proprio a Parigi.

Nei quarti il tennista di Losanna ha dato una lezione di tennis al croato Marin Cilic (che non aveva ancora perso un set) rimandandolo a casa con il punteggio di 6-3 6-3 6-1. Murray, invece, ha dovuto soffrire un po’ di più con il giapponese Kei Nishikori ma dopo essere andato sotto 6-2, ha infilato in serie i tre parziali successi per 6-1 7-6 6-1. Lo spettacolo sembra garantito anche in questo match.

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Foto di copertina: Flickr – Andy Murray – moving better, by Carine06 CC-BY-SA 2.0.

Video dal canale ufficiale YouTube dell’ATPWorldTour