Rome is my Runway: il nuovo motto di Altaroma
Rome is my runway è lo slogan che mette insieme i giovani talenti del fashion design, che si ritrovano nella stravagante nuova location di Altaroma 2019. Quattro emozionanti giorni all’insegna dei fashion show.
Passate le man-fashion week del Pitti Uomo, è tempo di Altaroma, uno degli eventi più attesi della capitale, che da quest’anno è ospitato nell’ex deposito Atac, Prati Bus District, la nuova location industriale riconvertita per eventi; un concept innovativo, coerente con il mood di AltaRoma e con le nuove proposte degli stilisti emergenti.
La kermesse della moda romana ha avuto inizio giovedì 24 gennaio, a precedere l’evento, come per ogni grande occasione che si rispetti, la conferenza stampa, in cui Silvia Venturini Fendi, Presidente di Altaroma, ha illustrato ai giornalisti il nuovo ambizioso progetto Showcase:
Altaroma prosegue la propria mission dedicata allo scouting e alla promozione dei nuovi talenti della moda, confermando, grazie al determinante supporto di ICE – Agenzia, l’appuntamento con Showcase. Il progetto, curato da Simonetta Gianfelici, è in crescita e coinvolge sempre più brand contemporanei e startup interessanti selezionati per creatività, qualità di prodotto, ricerca e capacità produttiva. Showcase si afferma come strumento efficace di impulso mirato alla vendita e al business, laddove gli addetti ai lavori, sempre alla ricerca del nuovo, trovano terreno fertile nelle nostre proposte”.
Durante le prime due giornate a catturare la nostra attenzione sono stati alcuni show:
Edithmarcel
Edithmarcel è un brand che abbiamo già seguito lo scorso anno, in occasione della Milano Fashion Week e che continua ad affascinare con il suo design innovativo. Così, tra giochi di forme geometriche, frange, nero e accostamenti inediti come rosa e rosso, ha messo in scena un show dal carattere tecnico e moderno. The Activist prosegue un esperimento dei due stilisti veneziani, Gianluca Ferracin e Andrea Masato, che si sono ispirati per le loro due ultime collezioni al dinamico panorama del mondo active.
Martina Cella
Con la sua giungla urbana, con mondi che si incontrano e si scontrano e dimensioni parallele, che a dispetto delle regole matematiche, si mescolano dando vita a una donna sicura e fuori dagli schemi. Ispirata ai popoli dell’Europa orientale, la collezione SurvLive è caratterizzata da stampe animalier, accostate a contrasto con stampe floreali, per creare l’effetto di una silhouette tagliata in due. Inoltre tailleur a tinta unita, sovrapposizione di strati, maxi eco-pellicce, nastri che stringono il punto vita e foulard sfrangiati. Come nelle città di periferia dell’Est europeo, la tradizione della campagna incontra il rigore della città. Qui abbiamo ammirato la nostra influencer Denisa, che è tornata a sfilare con un po’ di nostalgia e di divertimento nella sua città d’adozione, Roma, dove tutto è iniziato quando aveva quattordici anni.
Morfosis
Nasce dal concept dell’imperfezione, aspirando alla perfezione, nel quale la stilista incentrato quattro anni di sfilate. L’abito come forma di sintesi tra ispirazione e portabilità alla base di ogni collezione di Alessandra Cappiello, che in questa occasione ci presenta pantaloni a vita alta e long dress, completi in giacca, pantaloni e maxi coat, che mutano in un oversize maschile attraverso tagli impeccabili, rifiniture pulite e qualità dei tessuti.
Federica Tosi
Un pubblico di eccezione, tra teeneger e personaggi famosi, in attesa del suo debutto a Roma, in un ambiente anni 80′, come in un istantanea Polaroid, ha avuto luogo il 25 gennaio il fashion show di Federica Tosi. Una collezione F/W 19-20 che mira a stupire un pubblico femminile che ambisce a essere perfetto per ogni occasione, ma allo stesso modo sensuale ed elegante. Una rivisitazione in chiave moderna dei famosi anni 80′ tra spalline, miniskirt, volumi, “mini vita”, con tessuti morbidi, seta, chiffon e nuance accese, rosso, giallo, petrolio e tinte basiche.
Giada Curti
Complimenti a Giada Curti, che ci ha regalato un momento fuori dal tempo, riprendendo una definizione che la stilista stessa dà dell’haute couture. Così hanno sfilato ventisei composizioni dedicate a Edone’, figlia di Eros e Psiche, l’incarnazione del piacere, in un atmosfera tra mito e fantasia, in un tripudio di fascino, grazie ai tessuti glamour in pizzi, taffeta, seta frusciante, piume, intarsi. Abiti che vivono in uno spazio temporale intimo e interiore; creazioni che prendono vita in disegni realizzati da “gesti puri, istintivi e sicuri”.
Non perdetevi la seconda parte dello speciale dedicato alla settimana dell’alta moda a Roma, che sarà pubblicato a breve.
– Cecilia Mostacci
Foto: per gentile concessione di Altaroma