Roma: tra crisi e rinascita
Chi può salvare la capitale? Che cosa si può fare per migliorarla? Dove e quando bisogna agire? Perché farlo? Una serie di soluzioni intraprese da Regione e Comune per il rilancio della città eterna, agendo sui settori strategici della capitale, partendo dai trasporti e arrivando ai rifiuti. Necessario un lavoro congiunto tra le istituzioni.
La città di Roma sta attraversando ormai da decenni una crisi strutturale che ripercuote i suoi effetti sulla vita dei cittadini. I servizi inadeguati, la scarsa manutenzione e la carenza di infrastrutture rendono la città invivibile. Queste lacune non sono risolvibili nell’immediato, sia per l’opprimente burocrazia, sia per il debito che sfiora i 15 miliardi di euro e che non consente facilmente di effettuare gli investimenti necessari a un miglioramento della situazione.
Nel 2018 secondo un indagine di ItaliaOggi (in collaborazione con l’Università La Sapienza) Roma si è posizionata al 85esimo posto per qualità della vita rispetto alle altre città italiane, con Bolzano al primo posto del ranking e Vibo Valentia in ultima posizione. Lo studio del quotidiano economico si è concentrato su verde, trasporti e lavoro, ovvero aspetti importanti su cui la capitale mostra le sue evidenti carenze. Il degrado generale incide sul contesto economico della capitale e ripercuote i suoi effetti soprattutto sul turismo, l’attività economica principale di Roma. Ma Regione Lazio e Comune di Roma si stanno muovendo? Sembrerebbe di sì.
Attraverso un lavoro congiunto si stanno compiendo i primi passi verso un miglioramento dei settori strategici, attuando misure efficaci con effetti immediati.
Vediamoli insieme in questo articolo.
Trasporti
Al momento Roma è una delle città più inquinate d’Italia; la giunta a 5 Stelle ha recentemente approvato il blocco delle auto euro 3 diesel nel centro storico dal 2021. Con l’approvazione del Pums (Piano-urbano-mobilità-sostenibile) è previsto lo sblocco di 10 miliardi tra il 2017-2021 per la costruzione di nuove infrastrutture, è previsto inoltre il potenziamento delle linee esistenti, la realizzazione di nuove linee tranviarie (tra cui quella su via Cavour che collegherebbe la stazione Termini a Piazza Venezia, quella che percorrerebbe viale Marconi, dalla Stazione Trastevere fino alla metro Marconi) il restauro della Roma-Giardinetti, il prolungamento della Metro C e la costruzione della Metro D. Non mancano la costruzione della funivia Battistini-Casalotti e la messa su strada di minibus elettrici che percorreranno il centro storico. Obiettivo?
Ridurre sensibilmente l’uso del mezzo privato a favore del mezzo pubblico. Per ultimo non dimentichiamo la presenza di aziende che offrono veicoli elettrici a noleggio come Share?Ngo e gli scooter elettrici di eCooltra. Sono in via di realizzazione le nuove piste ciclabili cittadine, una in via Nomentana, l’altra in viale Marconi, che affiancherà la nuova linea tranviaria.
Ferrovia Roma Giardinetti – © Darkroom Daze (CC BY-NC-SA 2.0)
Rifiuti
Anche se la capitale sta attraversando una crisi nella gestione dei rifiuti, le istituzioni non si sono perse d’animo per trovare una soluzione, dal Comune passando per la Regione, considerato che non sono stati presentati nuovi piani per la costruzione di inceneritori sul territorio romano. Prevista, invece, una politica industriale basata sul potenziamento della differenziata da portare entro il 2021 al 70% . Una task-force è stata invitata a Roma per analizzare la possibile attuazione di una strategia di gestione dei rifiuti chiamata RIFIUTI ZERO (già diffusa in città come San Francisco), che si propone di riprogettare la vita ciclica degli oggetti non come scarti, ma risorse da riutilizzare come materie prime-seconde. Sarà il Tmb Salario, una volta ristrutturato dopo l’incendio, il punto di partenza di questa nuova missione, in aggiunta, saranno realizzate nuove isole ecologiche al servizio dei cittadini, con la messa in strada di nuove cassonetti e, infine, il potenziamento del parco mezzi.
Sabbie Immobili – ©Daniele Silvestri (CC BY-SA 2.0)
Auspichiamo che presto le strade di Roma ritornino ad attrarre cittadini e turisti per le loro bellezze architettoniche e non per la “Grande Monnezza” che strabocca dai cassonetti.
– Domenico Serratore
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Video: La Grande Monnezza, Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti
Cover Photo: Rifiuti fuori misura al Pigneto! © Igor (CC BY-NC-SA 2.0)
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