Rautalampi: Una bambina rom e il suo percorso di crescita e di autodeterminazione in un campo nomadi
Rautalampi è uno spettacolo che racconta la storia di Licia, una bambina rom che vive in un campo nomadi, dove fa un percorso di crescita e autodeterminazione.
In scena i tre interpreti ripercorrono le tappe della costruzione dello spettacolo e del personaggio di Licia attraverso l’esposizione e l’uso di materiale d’archivio ricavato dall’incontro con bambine e ragazzine rom e presentando le proprie vicende autobiografiche: Giuseppe, regista e art-educatore di minori rom; Laura, attrice professionista e boxeur amatoriale e Nedzad, educatore rom residente in una baraccopoli romana.
Saltando fra la scena e il dietro le quinte, il pubblico partecipa così alla costruzione della storia di Licia, nel suo rapporto con la scuola, il campo, la famiglia e il ring, attraverso un linguaggio post-drammatico che combina narrazione, performance e video installazione.
PROGETTO EDUCATIVO
Dopo un percorso triennale di incontri e laboratori con minori rom, la compagnia ha infatti raccolto e rielaborato in chiave drammaturgica fonti d’archivio (registrazioni, video, disegni, diari ecc.) e immaginari “ponte” (cartoni animati, canzoni e videogame) che interseca con lo sguardo di Nedzad alla ricerca di un punto di vista situato, paritario e creativo sull’infanzia ai margini.
In particolare, le esperienze art-educative più significative si sono svolte nei quartieri periferici romani di Gordiani, Tor Bella Monaca e Rebibbia, e presso il centro diurno Gli Skatenati, rivolto a minori segnalati dall’autorità giudiziaria.
Per metodologia e contenuti, Rautalampi assume quindi una vocazione didattica e pedagogica, ed è particolarmente indicato per classi e gruppi di giovani che vogliano approfondire e discutere i temi della marginalità educativa, dell’interculturalità e della rappresentazione dell’Altro.
LA SCENA
Lo spazio scenico ripropone un’ideale sala prove dove la compagnia guida il pubblico nell’allestimento delle diverse scene che raccontano la storia di Licia. Luci, suoni e immagini vengono manovrate dal vivo sul palcoscenico, proiettando l’ambiente desktop del computer di regia e tenendo costumi e oggetti di scena sempre a vista.
Aprendo le porte del «cantiere teatrale» in chiave scenografica e drammaturgica, il giovane pubblico viene efficacemente invitato a condividere i dubbi, le scelte e gli incidenti di percorso che hanno caratterizzato il viaggio artistico e narrativo di Licia.
L’ipermediazione dell’ambiente permette alla storia di svilupparsi attraverso l’uso teatrale e performativo di pagine web, playlist musicali, registrazioni d’archivio, cartoni animati e videogame, favorendo così la moltiplicazione dei piani narrativi e immaginifici.
SINOSSI
Dopo l’esperienza come arteducatori di minori rom nelle periferie romane, Giuseppe e Nedzad decidono di realizzare uno spettacolo teatrale con l’aiuto di Laura, attrice e boxeur.
Giuseppe guida il pubblico alla costruzione dello spettacolo intersecando la storia infantile di Nedzad, ragazzo rom nato e cresciuto nelle baraccopoli romane, con quella di Licia, ragazzina rom con la passione della boxe interpretata da Laura.
Attraverso l’esposizione di fonti d’archivio, Licia racconta le esperienze di marginalità e riscatto a scuola, nella baraccopoli e in palestra, coltivando il sogno di diventare una pugile.
Ispirato dal personaggio di Licia, anche Nedzad sente il bisogno di emanciparsi e decide di lasciare la baraccopoli per cercare una casa. La crescita di Licia, ormai adolescente, si sviluppa attraverso il racconto dei laboratori condotti da Laura con ragazze rom segnalate dall’autorità giudiziaria.
Dopo aver trovato una casa, la vita di Nedzad rimane costellata di dubbi e resistenze, e stanco di esporre la sua vita allo sguardo dell’Altro, abbandona lo spettacolo. Giuseppe forza così Laura a interpretare l’ultima scena, dove Licia si ribella al capofamiglia che l’ha rapita per impedirle di combattere.
Ricongiunti dopo lo scioglimento della storia, i tre interpreti leggono al pubblico la lettera di speranza che una ragazza dei laboratori ha dedicato a Licia.
GAROFOLI/NEXUS
Garofoli/Nexus nasce a Roma nel 2012 dall’incontro fra l’attrice Laura Garofoli e il regista e performer Nexus e si costituisce formalmente nel 2016. Il lavoro della compagnia è incentrato sulla convergenza fra teatro, danza e media art con una finalità artistica, formativa e teorica. A partire dal primo spettacolo L’Ombra (selezionato al Festival della Creatività di Roma nel 2013), la compagnia produce le performance Break To The Future (co-prodotto da Comma Urban Art Festival di Perugia), ROM (presentato anche al Goethe Institut Roma), e lo spettacolo L come Alice, ispirato ai testi di Carroll, Deleuze e Artaud e invitato al Medientheatre dell’Università Humboldt di Berlino. Nel 2016 la compagnia vede il debutto di Giorgio, spettacolo autobiografico che combina teatro di parola, performance e media art che ottiene il Premio della critica e il Premio Special OFF al Roma Fringe Festival 2017 e la vittoria al Festival Inventaria 2018. Nel 2017 la compagnia inaugura ZTL, Zona Temporaneamente Libraria, un progetto di performance urbane sul tema della bibliodiversità.
Dopo le esperienze di teatro di strada e per ragazzi (Ciak si brekka!, Looking 4 Pinocchio), con Rautalampi, la compagnia è finalista al Premio Scenario Infanzia 2018 e vincitore del premio “Per-formare il sociale” al Festival Presente Futuro 2019.
Attiva nell’organizzazione di eventi e laboratori teatrali, la compagnia è partner del progetto di contrasto alla povertà educativa Storie cucite a mano, promotrice della rassegna indipendente Detriti e del gruppo di training per performer Ctrl+P.
Rautalampi è uno spettacolo che andrà in scena al Teatro Villa Pamphilj il 2 aprile 2022 alle 17:30 e rientra nel progetto Storie cucite a mano, selezionato dall’impresa sociale con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Progetto finalista del Premio Scenario Infanzia 2018
Progetto vincitore del Premio «Per-formare il sociale», Festival Presente Futuro 2019
Progetto semifinalista di In-Box Verde: rete di sostegno del teatro emergente
SCHEDA TECNICA DI RAUTALAMPI
Una produzione Garofoli/Nexus
Regia, drammaturgia e video design: Nexus
Con: Laura Garofoli, Nedzad Husovic, Nexus
Supervisione drammaturgica: Wu Ming 2
Scrittura di scena: Laura Garofoli, Nedzad Husovic, Nexus
Assistente alla regia: Giulia Francia, Alessandro Giova
Scene: Andrea Simonetti
Costumi: Flavia Trovarelli
Disegno luci: Valerio Camelin
Foto di scena: Manuela Giusto
Con il sostegno di
– Festival Contemporaneo Futuro (Teatro di Roma)
– Short Theatre/AREA06
– CAOS, Centro per le Arti Opificio Siri (Terni)
– Csoa Spartaco
Teatro Villa Pamphilj
largo 3 giugno 1849 | 00164 Roma
(ingresso Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a)
Orari segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
tel 06 5814176 – scuderieteatrali@gmail.com