La Psicomoda debutta al 76° Festival del Cinema di Locarno: Contro bullismo e violenza di genere
La Psicomoda è una risposta creativa a un fenomeno che dilaga tra i nostri giovani. I casi di bullismo e di cyber-bullismo, infatti, sono in aumento in Italia, tanto che l’Istituto Nazionale di Statistica sta preparando per il prossimo settembre 2023 una nuova indagine che, individuando un campione rappresentativo differenziato per sesso, cittadinanza, ripartizioni geografiche, sarà rivolto alla popolazione compresa fra gli 11 e i 19 anni di età. Gli ultimi dati Istat riferiti al 2021 attestano che l’11, 7% degli studenti di Scuola Media e il 7,9% delle Superiori ha assistito in prima persona o è venuto a conoscenza di episodi di bullismo sui compagni di scuola. Non meno allarmanti i dati dell’Osservatorio Internazionale che ha accertato nel nostro Paese 32.600 casi gravi di bullismo, numeri che, oltre alle decisioni da prendere in campo istituzionale, mettono in primo piano l’esigenza della declinazione di nuovi linguaggi che concorrano a consolidare i pilastri della prevenzione a freno delle derive ulteriormente degenerative del fenomeno.
Un apporto creativo e originale viene da Paola Dei, psicologa dell’arte, pedagoista dell’audiovisivo, critico cinematografico e teatrale, che ha ideato Psicomoda Abitarsi, una linea di abiti configurata come invito alla riflessione e misura di prevenzione del bullismo e della violenza di genere. “Anche i femminicidi aumentano in modo molto preoccupante – dichiara la studiosa dell’immagine e stilista – e in quest’anno sono saliti a 75 fino all’inizio del mese di agosto”.
Paola Dei ha scelto un nome d’arte, Paola Es, e, attingendo alla dote naturale della pittura con lo sguardo dell’energia psichica più profonda, spiega: “Dipingo abiti perché lo considero un modo gradevole per trasmettere messaggi finalizzati a proteggersi, sostenersi, indossare la prevenzione”. La psicomoda troverà spazio al Festival di cortometraggi delle Scuole “Bulli ed Eroi”, giunto alla sesta edizione che si svolgerà dall’11 al 15 ottobre in Val di Chiana Senese con la partecipazione di Val D’Orcia, Val di Chiana e Val Tiberina Aretine.
Il Festival conta già una sua rivista, testata giornalistica, ma si apre alla psicomoda per fondere le modalità di comunicazione incrementando la sollecitazione di percezioni che, particolarmente fra i giovani, costituiscano un antidoto contro ogni forma di violenza. I capi sono realizzati a mano uno per uno con colori ecologici e intendono rendere omaggio alla donna, alla vita, all’arte. Hanno riscosso un grande successo durante l’esposizione al 76° Festival del Cinema di Locarno che si è svolto dal 2 al 12 agosto e nuove vetrine saranno presto allestite a Londra e Berlino. I volti dipinti sugli abiti di attrici, artiste, eroine dei Cartoons , come Marylin Monroe , Frida Kahlo, Betty Boop, delineano tracce di consapevolezza sui colori, lanciano l’ invito al rispetto, all’intangibilita’ della sfera di volizione e libertà altrui, al diritto di essere e di esserci senza subire sopraffazioni. Psicomoda si avvale già di attrici testimonial come l’affascinante Silvia Siravo, figlia dell’attrice Anna Teresa Rossini.
Paola Es entra nel cuore della sua iniziativa e afferma: “Purtroppo molte e molti di noi hanno subito bullismo o violenza, sia essa morale o fisica, spesso misconosciuta o patita in silenzio. Troppo spesso nel mio lavoro vedo persone capaci, competenti e ricche di umanità che sono sminuite e maltrattate. Emozioni negative e modi d’essere invischiati di prepotenza, arroganza o semplice pettegolezzo non portano alla prevenzione. La mia esperienza personale si ancora ad una ricerca che conduco da 40 anni attraverso gli esami di storia del cinema all’Università, il corso di studi e la specializzazione in psicologia dell’arte e gli esordi giovanili quando dipingevo tessuti per i negozi. Sono convinta che l’intelligenza e la dignità delle donne passi da questo impegno perpetrato quotidianamente. Chi ha come obiettivo la costruzione di un progetto, non sente il bisogno di sminuire nessuno”.
Psicomoda vorrebbe indurre a un impatto di forme e colori finalizzato alla generazione di emozioni positive, all’integrita’ di una visione unitaria che ritrovi armonie, soprattutto quelle nascoste o che rischiano di perdersi.
Daniela Muraca