Prorogata la mostra Il Tempo del Futurismo
Premiata dal pubblico (oltre 80.000 visitatori), la mostra Il Tempo del Futurismo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, promossa e sostenuta dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, sarà prorogata fino al 27 aprile.
La mostra celebra l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa del fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944, esponendo circa 350 opere d’arte oltre a centocinquanta oggetti, tra cui arredi, film, libri e manifesti, insieme con un idrovolante, automobili, motociclette e strumenti scientifici d’epoca, con un’attenzione particolare alla matrice letteraria del movimento marinettiano.
Per descrivere al meglio l’atmosfera futurista, l’esposizione è arricchita da due installazioni site specific di Magister Art e di Lorenzo Marini ed è vivacizzata da eventi di approfondimento.
Con la proroga, la mostra si rinnova, presentando alcuni nuovi capolavori di fondamentale importanza che si aggiungono eccezionalmente alla ricchissima selezione di opere esposte: lo studio de La città che sale di Umberto Boccioni del 1910, Ritmi di oggetti di Carlo Carrà del 1911 e Profumo di Luigi Russolo del 1910, provenienti dalla Pinacoteca di Brera e dal Mart di Rovereto.
Si ringraziano i musei italiani e stranieri, tra cui il MoMA, il Metropolitan Museum di New York, il Philadelphia Museum of Art, la Estorick Collection di Londra e il Kunstmuseum Den Haag de L’Aia, e la quasi totalità dei prestatori che hanno reso possibile la proroga.
Il catalogo edito da Treccani ed esaurito è stato ristampato e quindi è nuovamente disponibile.