Food e Drink

Le donne del vino in Parlamento: investire in formazione e internazionalizzazione al femminile

L’Associazione Nazionale femminile Le donne del vino si é riunita in Parlamento a Roma il 24 settembre 2019  alle ore  15,30 per un’audizione davanti alla Commissione Agricoltura della Camera, guidata dal presidente Filippo Gallinella. L’incontro è stato programmato per discutere le misure per il lavoro e l’imprenditoria femminile in agricoltura, che la Commissione sta esaminando in questi giorni.

A rappresentare le associate, che sono oltre 890 in tutta Italia, è stata Paola Longo, enotecaria, che affianca come vice la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini. La richiesta che le Donne del vino hanno portato in Commissione agricoltura è stata quella di investire su formazione e internazionalizzazione al femminile.
Secondo gli ultimi dati Censis, le donne a capo di aziende agricole coltivano il 21% del SAU, ovvero la superficie agricola utilizzabile ma producono il 28% del PIL agricolo. Dal 2003 al 2017 le donne manager rurali sono cresciute del 2,3%, l’unico comparto economico tradizionale con questa variazione positiva, portando un pensiero differente e
orientato all’accoglienza e alla diversificazione. Un rinnovamento che ha contribuito, insieme alla crescita di stranieri e tecnologia, in modo positivo alla crescita dell’intero settore.
Prima dell’incontro  Paola Longo ha sostenuto:
Racconteremo chi siamo, cosa facciamo e il nostro impegno da più di trenta anni per promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino.
Due gli obiettivi principali delle Donne del Vino nei prossimi anni secondo Longo:
Formazione e internazionalizzazione; da tempo, siamo impegnate a potenziare le carriere e il talento femminile nel marketing e nella comunicazione del vino, ma anche nella classe dirigente del vino. Crediamo che occorra creare opportunità per le giovani che vogliono lavorare in questo comparto in modo da dar loro un più diretto e consapevole ingresso nel mondo del lavoro. Servono nuovi investimenti della politica per far crescere l’imprenditoria femminile.
Da anni le Donne del Vino sono impegnate a organizzare corsi di formazione e, a breve, sarà on line Future, un archivio telematico con tutte le opportunità formative per le under 30 in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica. Lezioni, stage, corsi, visite didattiche, borse di studio: l’obiettivo è di offrire ogni anno un calendario di decine di opportunità formative diversificate e distribuite in ogni parte d’Italia. Le offerte saranno pubblicate in uno spazio del sito web dell’associazione.
Longo ha concluso il suo intervento in Parlamento sottolineando come:
L’associazione sia impegnata nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione delle cantine italiane guidate da donne. A novembre si terrà il primo Forum
internazionale di donne del vino a Simei 2019, in programma dal 19 al 22 novembre 2019 a Fiera Milano-Rho. L’idea è di creare un network con le associazioni femminili del vino di tutto il mondo, dalla Francia agli Usa, dalla Grecia all’Argentina fino in Australia, per scambiare opportunità, canali di comunicazione per diffondere notizie sulle rispettive attività, viaggi del vino.
L’audizione alla Camera è stata trasmessa anche in diretta sulla web-tv del Parlamento.
– Paola Dei
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I drink ispirati ai film del maestro Tarantino.

Leila Tavi

Leila Tavi is a journalist specialized in Russian Politics and Culture and PhD c. in Russian History at the University of Vienna under the supervision of Prof. Andreas Kappeler. She studied Political Science in Vienna and Rome, graduating in History of Eastern Europe at Roma Tre University, with Prof. Francesco Guida and a thesis on travel reports about Saint Petersburg by West Europeans at the beginning of the XIX Century. Previously she obtained a degree in Foreign Languages, with a specialization in German Philology at the University of Rome «La Sapienza». Her new book "East of the Danube" is coming soon.