L’appassionante vita di Yves Montand: un italiano a Parigi
« Il poker dovrebbe essere insegnato a scuola. Infatti offre, in sintesi, la rappresentazione di tutti i rapporti umani che i bambini ritroveranno più tardi, nella vita. »
Yves Montand
Gennaro Cannavacciolo, talento appartenente agli ultimi eredi della grande scuola teatrale legata ad Eduardo De Filippo, sul palco del teatro La Cometa di Roma veste i panni del grande artista italo-francese Yves Montand, esplorando le tappe fondamentali della sua vita e interpretando con eleganza canzoni indimenticabili come Les feuilles mortes, Sur le ciel de Paris, C’est si bon, A bicyclette.
Cannavacciolo, accompagnato dalle puntuali note del Midnight Jazz Quartet, riesce nella difficile impresa di restituire con semplicità ed eleganza la complicata e appassionante vita di Yves Montand, in un sofisticato e corposo recital della durata di due ore.
Lo spettacolo presenta un quadro a tutto tondo dell’artista, delineando finemente alcuni aspetti della sua esistenza: l’infanzia, la fede politica, gli incontri decisivi, gli amori e le passioni e soprattutto la brillante carriera internazionale, costellata da successi musicali e cinematografici.
Yves Montand, nome d’arte di Ivo Livi, nato a Monsumanno Terme ed emigrato a due anni in Francia, debutta a soli diciotto anni sulle tavole del palcoscenico dell’Alcazar di Marsiglia; il suo talento viene immediatamente notato da un impresario parigino, portando l’artista a concludere velocemente le prime scritture non solo a Marsiglia, ma in tutta la Francia.
Attore raffinato e versatile, Yves recita nel film “Mentre Parigi dorme”, diretto da Marcel Carnè, che si rivela un incontro decisivo per la sua formazione: Joseph Kosma compone per il film, su parole di Prevert, la canzone “Les feuilles morte” e Montand la porta al successo internazionale, donando alle parole del poeta francese profondità, malinconia, e dolcezza al tempo stesso.
La vita dell’attore è un fortunato connubio di successi e incontri fortunati.
L’appassionante relazione con Edith Piaf, sua amante per tre anni e “guida spirituale”, stimola il suo talento musicale e la lunga storia d’amore e di collaborazione con l’inseparabile compagna di vita Simone Signoret, donna colta e raffinata, introduce l’artista italo-francese nel mondo del grande cinema.
La consacrazione a livello internazionale sul grande schermo arriva con “Facciamo l’amore”, film diretto da George Cukor che porta Yves Montand a recitare al fianco della grande Marilyn Monroe; la collaborazione professionale tra i due attori si evolve velocemente e inevitabilmente in una storia d’amore lampo, breve e fugace ma intensa e appassionata.
Mi chinai per darle il bacio della buonanotte, ma d’un tratto il bacio si fece selvaggio, un incendio, un uragano. Non potevo fermarmi.
Durante gli anni ’70 Montand porta al cinema anche la fede politica, girando con il regista Costa-Gavras “Z- L’orgia del potere” e “L’amerikano”: nell’interpretazione di questi ruoli, si coglie l’eco del credo e della fede politica trasmessi dal padre e vissuti in maniera conflittuale e tormentata.
Attore, chansonnier, seduttore, Yves Montand reciterà fino alla fine dei suoi giorni.
Difficile raccontare la vita di un artista così eclettico ed affascinante: Gennaro Cannavacciolo riesce a regalare al pubblico un quadro d’insieme dettagliato e approfondito, destreggiandosi abilmente sul palco della Cometa di Roma tra canzoni, racconti, accenni di tip-tap.
Un lungo viaggio nella vita dell’artista, ma soprattutto un percorso nelle poesie, nelle canzoni e negli aneddoti che fotografano un mondo e la sua inarrestabile evoluzione.