Intervista a Danilo Maimone: i consigli dell’esperto in Social Media e Influencer Marketing
I Social Network sono strumenti potentissimi, utilizzati sia da privati che da aziende.
Ci sono molte guide online per avere più visibilità sui social, è però veramente difficile trovare un’adeguata strategia di che ci consente di crescere e instaurare un rapporto di fiducia con i propri followers.
A rispondere alle nostre domande c’è Danilo Maimone, esperto di Digital Marketing, Social Media e Influencer Marketing.
Ciao Danilo, presentati brevemente: chi sei, quanti anni hai, da dove vieni e cosa fai nella vita.
Ciao e grazie mille per l’opportunità!
Sono Danilo Maimone, ho 22 anni e vengo dalla provincia di Roma, anche se il mio obiettivo è quello di trasferirmi a Milano.
Mi occupo di Digital Marketing, in particolare Social Media e Influencer Marketing.
Aiuto privati, brand, aziende e Influencer a raggiungere i loro obiettivi creando delle strategie di Marketing.
Inoltre sui miei canali social condivido e creo contenuti mostrando le news in arrivo su Instagram e i social media, consiglio strategie di crescita e come strutturare un profilo che ti permetta di raggiungere ottimi risultati.
Come crescere e avere visibilità sui Social?
Una delle domande che ricevo almeno 10 volte al giorno. Purtroppo non esiste una formula magica per poter crescere e avere visibilità sui Social.
Bisogna armarsi di pazienza, passione e tanta creatività.
Avere un progetto che si distingue dalla massa è la prima cosa da valutare: l’idea deve saper emergere tra le tante.
Non credo che il mondo dei Social Media sia saturo. È vero, è sicuramente molto più difficile crescere rispetto agli anni passati ma sono altrettanto sicuro che le idee che valgono, riescono a raggiungere degli ottimi risultati.
Altri consigli? Interagisci, Sii te stesso, Non imitare nessuno, Sii curioso.
Negli ultimi tempi il Social Network TikTok è esploso, tutti lo usano… Come spieghi tutto questo successo? Può funzionare per le aziende nella promozione dei prodotti e del brand?
TikTok ormai è nei telefoni di tutte le età: dai più piccoli agli adulti.
Ci sono dei profili che riescono a fare milioni di follower in pochissimi giorni, se non in pochissime ore.
I contenuti giornalieri pubblicati sono davvero alle stelle e le interazioni e visualizzazioni altrettanto.
TikTok è riuscito a ricevere tutto questo successo perché ha scelto la “verticalità” e ha deciso di raggiungere un pubblico ben specifico che, con il tempo, si sta espandendo sempre di più fino a raggiungere anche gli adulti oltre ai teenager (i maggiori utilizzatori della stessa app).
A cosa deve tutto questo? È diverso dagli altri social.
Su Instagram, per esempio, i contenuti devono giocare sull’immediatezza, devono attirare l’attenzione.
Su TikTok il tempo “vola”, potresti passarci ore senza neanche accorgertene:
– I contenuti sono infiniti grazie alla selezione dei video “Per te”, quindi non solo le persone che seguiamo. In questo modo le visualizzazioni di un video possono arrivare a numeri assurdi, questo spinge a pubblicare nuovi contenuti ed essere più attivi.
– Chiunque ha la possibilità di pubblicare un proprio “balletto” quindi, se ti piace, rimani a guardare lo stesso per 1000 volte finché non lo hai imparato e sei pronto a replicarlo.
– Su TikTok non si pensa alle foto con yacht, ricchezza, posti da incanto e via dicendo, ma si condivide un contenuto spontaneo, seguendo lo stato d’animo, in qualsiasi posto ci troviamo.
A oggi, il social di casa ByteDance è utilizzato anche da professionisti, brand e sempre più aziende.
Ad esempio, Dolce & Gabbana, noto brand di abbigliamento, ha deciso di creare una strategia su TikTok durante la Fashion Week prendendo come protagonisti alcuni dei migliori Tik Toker, lanciando l’hashtag #DGTikTok.
Quindi sì, sicuramente le aziende punteranno a fare molti più contenuti anche su TikTok oltre che Instagram o YouTube.
Che Social consiglieresti a una nuova azienda che vuole promuoversi online? Quale funziona meglio se parti da zero?
Anche in questo caso non è possibile dare una risposta precisa perché dipende dalle situazioni e dagli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Per ogni obiettivo, per ogni progetto si ha bisogno di una strategia precisa.
Solitamente, per un’azienda che vuole promuoversi online, consiglierei Facebook che mette a disposizione moltissimi strumenti utili.
Solitamente Instagram, per un’azienda, funziona solamente da vetrina.
Un consiglio che dare alle aziende è sicuramente quella di considerare la creazione di campagna di Influencer Marketing. In questo caso, è importante essere presenti nelle piattaforme per le quali si lanciano le campagne.
Sentiamo spesso parlare di Hashtag, cosa sono? Come utilizzarli?
Sì, è vero, gli hashtag sono uno degli argomenti più discussi su Instagram.
L’utilizzo degli stessi non servono per aumentare il numero di like nei contenuti ma per fare capire che quel contenuto è legato ad un “contenitore” più grande che categorizza il post. L’aumento di follower, like e commenti è semplicemente la conseguenza.
Come utilizzarli?
Sui social qualsiasi attività si sceglie di fare deve essere sempre e comunque giustificate da una strategia creata ad hoc. Quindi, anche in questo caso, i miei consigli saranno in chiave generica.
Prima di tutto, scegli la qualità e non la quantità: gli hashtag massimi da poter inserire sono 30 ma questo non significa che dobbiamo inserirne quel numero.
Ecco qualche consiglio:
– Inserisci gli hashtag nella descrizione del post e non nel primo commento.
– Non utilizzare gli stessi hashtag in tutte le foto o video.
– Mai utilizzare hashtag uguali nello stesso post.
– Utilizza hashtag di grandezze diverse (da selezionare in base alla grandezza del tuo profilo):
– Piccoli (da 10K a 50K utilizzi)
– Medi (da 50K a 150K utilizzi)
– Medio/Grandi (da 150K a 500K)
– Grandi (dai 500K in su)
– Ti consiglio di utilizzare pochi hashtag “grandi” e focalizzarti sugli altri citati, almeno che tu non abbia un profilo che riceve numeri elevati di interazioni.
– Su Facebook non vanno inseriti, salvo casi eccezionali.
Se vuoi approfondire l’argomento degli hashtag ti lascio il link per ricevere la guida pdf gratuita su come scegliere i migliori hashtag Instagram e un mio articolo.
Un buon Influencer o potenziale Influencer ogni quanto deve pubblicare? meglio qualità o quantità dei contenuti?
Non c’è un numero stabilito. Ogni profilo ha un piano editoriale da rispettare e differente dagli altri.
Solitamente, il mio consiglio è quello di pubblicare almeno 3/4 post a settimana, se non si ha la possibilità di fare più post.
Qualità o Quantità? Qualità senza pensarci due volte. La qualità ti permette di crescere, di farti conoscere, di ricevere condivisioni…
Sempre meglio organizzare bene il lavoro piuttosto che fare per non lasciare senza.
Engagement Rate: spiegalo brevemente, come migliorarlo e di conseguenza come migliorare l’interazione con i propri Followers?
L’engagement rate è il grado di coinvolgimento di un contenuto.
Su Instagram e sui Social Network non sono altro che il numero di interazioni che riesce a generare un post.
Piccolo angolo matematico, l’engagement rate si calcola con questa semplice formula:
– Num. di “Mi Piace” + Numero di “Commenti” : Numero di “Follower” x 100
Si tratta di uno dei valori che gli Instagrammer tendono a venerare e pensare che sia la cosa più importante di un profilo, un pò come il numero di Follower. Ricordiamoci sempre che i numeri restano tali, semplici Vanity Metrics.
Far crescere un profilo e, quindi, aumentare le interazioni, non si fa da un giorno all’altro.
Ci si deve armare di pazienza, voglia di fare, dedizione e costanza e i risultati arrivano, facendo attenzione a non cadere in tentazioni maligne (automazioni o bot, gruppi engagement etc..)
Sicuramente pubblicare con costanza è uno dei fattori importanti per aumentare le interazioni, in questo modo farai vedere ai follower di essere attivo e presente.
Inoltre, non può mancare l’interazione. Interagire con profili simili al tuo può sicuramente aiutarti a creare delle interazioni sane (da non scambiare con i gruppi engagement).
Lo storytelling è fondamentale. Saper raccontare, avere un tone of voice personale gioca sicuramente a nostro favore: ognuno di noi si differisce dagli altri proprio per la personalità e carattere.
Non imitare, ma sii te stesso.
Lascia sempre una CTA (Call to Action), permetti sempre a chi ti segue di dire la sua opinione e nel metodo più semplice possibile. Scrivi una domanda alla fine di ogni tuo post, questo spingerà a far rispondere la tua fan base e aumentare le interazioni.
Se vuoi approfondire ecco un mio post su Instagram e un mio articolo di blog.
Come creare una “storia” social di buona qualità? Le “stories” sono un buon modo per raccontare di sè e farsi conoscere?
Le stories sono il metodo più utilizzato e funzionale per raccontare e farsi conoscere.
Lo strumento in questione è fondamentale per chi vuole raccontare qualcosa sui social media. Ogni giorno la quantità delle storie pubblicate supera di gran lunga quella dei post.
Ci sono profili che pubblicano 2 post al mese e 10 stories al giorno e hanno un ottimo seguito. Anche qui, il piano editoriale e la strategia che si utilizza utilizza è importantissima.
Quello che gioca il ruolo fondamentale è lo “Storytelling”: saper raccontare e trovare la chiave per far percepire il tuo pensiero alla tua fan base. Puoi scegliere se fare delle storie parlate o solo grafiche, inutile dirti che le storie parlate riescono ad avere un riscontro migliore.
Non è possibile definire una storia di qualità o meno, ci sono diversi metodi di comunicare. Alcuni più performanti, altri meno.
Alcuni consigli?
– Non vergognarti: chi ti segue lo fa perché vuole sapere chi sei.
– Non pubblicare storie solo perché devi: ricorda, la qualità è meglio della quantità.
– Crea interazioni: cerca di far partecipare i tuoi follower e falli sentire parte integrante del tuo discorso.
Sui Social che importanza hanno le immagini rispetto al testo? Come realizzare un’immagine vincente? (colori, composizione, ecc.).
Le immagini sui social, soprattutto su Instagram, giocano un ruolo fondamentale: la prima cosa che vediamo è proprio la foto, la stessa che ti incuriosisce e ti fa leggere il testo e le informazioni aggiuntive.
Il testo, una volta attirato dall’immagine, ha la funzione di convertire e farti compiere un’azione (anche una semplice interazione con il post, un click nel link, un commento e via dicendo).
Non tutti sanno che Instagram ha un algoritmo basato su Intelligenza Artificiale che analizza le immagini e ne capisce gli oggetti presenti, se rispetta le regole e la policy di Instagram e molti altri valori. Proprio per questo alcune volte i contenuti sembrano andare meglio di altri.
Alcuni consigli per i contenuti da pubblicare:
– Non pubblicare foto troppo scure.
– Non pubblicare contenuti di altre persone (spacciandole per tue), potranno essere segnalate per copyright e ti verranno rimosse.
– Attenzione alla luce. Cerca di scattare foto sempre alla stessa ora, con una condizione luminosa piuttosto simile.
– Se vuoi creare uniformità cromatica, crea un tuo filtro personalizzato così da utilizzare sempre lo stesso (apportando piccole modifiche per ogni foto)
– Controlla sempre la messa a fuoco.
IGTV: Instagram sta riprogettando l’app migliorando l’inclusione nelle storie. Dopo un fallimento, come potrebbe ripartire il servizio di Instagram?
IGTV ha delle potenzialità enormi, secondo me. Purtroppo spodestare YouTube è un’impresa troppo difficile.
Ognuno gioca il suo ruolo da “colosso”.
IGTV, oltre all’inclusione delle storie, sta pensando a un sistema di pagamento diretto che potrebbe interessare moltissimi Influencer. Questa novità potrebbe portare gli Influencer a pubblicare molti più contenuti sulla stessa piattaforma e renderla molto più attiva.
Staremo a vedere l’evoluzione di IGTV nei prossimi giorni.
Si dice che Facebook sia un Social “per vecchi”, condividi questa teoria? Perché secondo te alcuni la pensano così?
Facebook è un social per vecchi e non lo utilizza più nessuno. TikTok dei ragazzini.
Sono delle affermazioni che vengono fatte sempre più spesso, ma quello che i dati dicono non è proprio quanto affermato.
Facebook, in Italia, nel 2020, è utilizzato per l’80% mentre Instagram il 64%. L’età degli utenti che utilizzano Facebook è del 56% nel range dei 18 – 34 anni (dati aggiornati a Gennaio 2020, nel mondo).
Quindi Facebook ha semplicemente un metodo di utilizzo diverso da Instagram o TikTok.
YouTube sta diventando sempre più social, implementando stories e post. Come vedi queste novità? In che modo lo storytelling può aiutare le aziende?
Come sottolineato per la situazione opposta, seppur YouTube abbia deciso di implementare Post e Stories non riuscirà mai a raggiungere il livello di Instagram.
Così come Instagram non riuscirà a fare il contrario lato video (almeno al momento).
Non credo che le “aziende” implementeranno Stories e Post su YouTube nella loro strategia di Influencer Marketing, ma continueranno ad utilizzare YouTube solo per i video.
Come sottolineato nelle risposte precedenti, lo storytelling è uno dei fattori fondamentali per un’ottima comunicazione.
Ogni azienda, prima di contattare un Influencer, lo analizza per capire se il suo metodo di comunicazione è in linea con la sua politica aziendale: contattare un Influencer che dovrebbe rappresentare la stessa, che non rispecchia la sua filosofia, è uno degli errori principali da non fare.
Affidare la comunicazione di un brand a un Influencer significa far parlare loro al posto suo, quindi è importante strutturare una strategia ottimale con uno storytelling che rispecchia che abbia un’obiettivo comune.
– Francesco Evangelisti
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