Il formato JPEG va in pensione? HEIF e le nuove prospettive Apple nella compressione delle immagini
Un formato storico come JPEG potrebbe essere destinato presto al pensionamento. Apple ha annunciato nella sua WWDC programmer conference di puntare a un nuovo algoritmo di compressione più efficiente che consenta maggiore velocità di caricamento e minore impatto sulle memorie degli iPhone. Vediamolo nel dettaglio.
Il “padre” della compressione per le immagini: JPEG
Il 1992 è anno di importanza storica per avvenimenti come Tangentopoli o il primo smartphone della storia presentato da IBM. Lo stesso anno diventa memorabile nella storia dell’informatica e della trasmissione dei dati grazie alla nascita della potente modalità di compressione delle immagini JPEG (Joint Photographic Experts Group). Prima di questo, un’immagine digitale occupava un notevole spazio su supporto fisso, limitandone le possibilità di conservazione e diminuendo notevolmente la velocità di trasmissione tra due computer a causa di mezzi di connessione già di per sé poco evoluti. Il formato JPEG consente invece di ridurre enormemente le dimensioni di un’immagine, anche se a discapito di una leggera perdita di qualità della stessa. Cominciano così subito ad affermarsi anche le fotografie in rete, grazie alla spinta della novità tecnologica. E’ una vera e propria rivoluzione.
Apple e il suo formato di compressione delle immagini
Il panorama resta sostanzialmente invariato per i successivi 25 anni: nascono nuovi formati audio-video come MPEG, ma sul fronte della compressione immagini dobbiamo aspettare proprio la novità del 2017 presentata da Apple, ovvero HEIF (High Efficiency Image File Format). Il formato, reso noto durante il keynote dell’evento WWDC programmer conference, è disponibile sia per le immagini che per i video. La sua efficienza riduce ad esempio lo spazio di un’immagine JPEG, che occuperebbe 2 MB, fino a una grandezza di 1.2 MB. La compressione, ovviamente, avviene senza alcuna perdita di qualità sostanziale all’occhio umano.
Il formato di compressione video HEVC
Assieme alla compressione delle immagini, Apple presenta anche il formato HEVC: un video, precedentemente di 61,2 MB, riesce ora a occupare 33 MB. Questo risparmio non solo rende meno necessario acquisire nuovi dispositivi di storage o spazio condiviso su cloud, ma consente anche maggiore velocità nella trasmissione in diretta di contenuti multimediali; dato che l’attuale tendenza di Internet è proprio lo streaming di contenuti, è evidente che anche l’azienda di Cupertino seguirà in un futuro prossimo questa direzione.
HEVC migliora anche il deblocking, ovvero il filtro video che smussa i bordi taglienti che si possono formare in caso di codifica a macroblocchi. Ne possiamo apprezzare un esempio nell’immagine che segue.
Problemi di compatibilità?
La nuova versione del sistema operativo Apple, iOS 11, rende possibile associare all’immagine anche una JPEG a più bassa risoluzione “incapsulata” nella HEIF, per consentire in ogni caso la visualizzazione su dispositivi incompatibili con il nuovo formato e su cui pertanto l’immagine non sarebbe visualizzabile. Uno dei problemi più immediati è infatti la possibilità di usare il nuovo formato soltanto su dispositivi dotati di SoC Apple A9, ovvero iPhone e iPad. I costi di licenza si presentano decisamente elevati, ma Apple è sicura che questo formato diventerà presto uno standard; noi, visti i precedenti, non siamo affatto increduli sulle prospettive dell’azienda americana.
Non è solo questione di spazio: prospettive future
L’incredibile novità di HEIF non è legata soltanto all’evoluzione delle caratteristiche pre-esistenti ma è qualcosa di assolutamente incredibile: la cosiddetta mappa delle profondità, cioè la capacità della fotocamera di iPhone 7 Plus di rilevare i livelli di profondità dell’immagine e consentire, ad esempio, di sfumare o cambiare completamente lo sfondo dietro il soggetto. Restiamo aggiornati su questa tecnologia che sarà sicuramente un trampolino di lancio per nuove modalità di Realtà Aumentata e di altri entusiasmanti usi creativi di questi potenti dispositivi wireless.
– Gabriele Aielli
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Foto di copertina: Flickr – Pixels by Judith Klein – CC BY-ND 2.0.
Immagine: Wikipedia – Deblocking by Raul Serradel – CC BY-SA 3.0
Immagine: Flickr – iPad 2 with Smart Cover running iMovie by Robert Scoble – CC BY 2.0