Cultura

Gennaio: sotto la moquette di Trainspotting

Innanzi tutto bentornata/o,

spero che le passate feste ti abbiamo lasciato dei bei ricordi.

Vorrei riportarti un ricordo dell’adolescenza, di uno dei film che è stato oggetto di molti dibattiti quando uscì e poi nei cineforum a scuola. Era il 1996 e quel film e quella musica, una colonna sonora fitta, arrivarono con irruenza nelle nostre vita. Sto parlando di Trainspotting dall’omonimo romanzo di Irvin Welsh. Fu un film che segnò molto quel periodo anche nel modo di vestire: se sei un mio coetaneo ti ricordi le felpe di acetato (tipo quelle dei Blur, con  loro entri nel mood di quegli anni, io adoravo questa canzone) anche con la neve, il pantalone stretto e la scarpa da ginnastica, per non parlare dell’aspetto emaciato che faceva molto “fico”(a quell’epoca non si diceva cool o meno che mai trendy che era da vecchi).

Mi ricordo un articolo di quegli anni in cui una giornalista spiegava ai genitori il perchè improvvisamente i ragazzi avessero così voglia di andare a scuola anche con la febbre, il motivo era che più avevi un aspetto malaticcio e più eri alla moda.

Se invece non eri neanche nata/o o giù di lì, ti dico che se non lo hai letto lo dovresti leggere e assolutamente vedere per comprendere un pezzo di storia: il film è un dialogo tra immagini e musica, forse avrai sentito Perfect Day di Lou Reed, ma se non hai mai visto la scena a cui è legata i tuoi ricordi e le sensazioni sono molto differenti da chi l’ha fatto. Preparati a ricevere un bel pugno allo stomaco perchè Danny Boyle non lesina e la fotografia di Tufano è pulsante, misurata e scomposta sulla stessa inquadratura.

Mi mancava e diciamocelo siamo tutti un po’ nostalgici sotto le feste, e quando abbiamo deciso l’argomento di questo mese eravamo tutti alle prese con il Natale e con le nostre nostalgie. E poi ho colto l’occasione per invitarti a teatro a Roma alle Carrozzerie NOT per vedere la versione di Trainspotting ( la recensione in uscita sarà a cura di Sarah) con la regia di Sandro Mabelli (a breve l’intervista) con  Marco Bellocchio, Valentina Cardinali, Michele Di Giacomo, Riccardo Festa. Qui trovi il trailer se hai voglia.

Parleremo del film con Giovanna, del libro con Veronica, Matteo approfondirà il lavoro scenografico con la giovane talentuosa Chiara Amaltea e faremo due chiacchiere insieme sulla colonna sonora, ma faremo anche di più perchè la nostalgia non è solo per le cose passate ma anche quella sensazione di aspettativa per le cose che conosciamo e che attendiamo. Quindi parleremo di Porno ( romanzo di Irvin Welsh), faremo un’escursione nel passato con il libro di cui ci parlerà David e alcune anticipazioni sulla colonna sonora, aspettando insieme l’uscita italiana del 3 febbraio prossimo di Trainspotting2.

Leila Tavi

Leila Tavi is a journalist specialized in Russian Politics and Culture and PhD c. in Russian History at the University of Vienna under the supervision of Prof. Andreas Kappeler. She studied Political Science in Vienna and Rome, graduating in History of Eastern Europe at Roma Tre University, with Prof. Francesco Guida and a thesis on travel reports about Saint Petersburg by West Europeans at the beginning of the XIX Century. Previously she obtained a degree in Foreign Languages, with a specialization in German Philology at the University of Rome «La Sapienza». Her new book "East of the Danube" is coming soon.