Earth Day 2017, il giorno in cui l’umanità abbraccia la Terra
L’Earth Day, il Giorno della Terra, è la più grande manifestazione per l’ambiente su scala globale. Affonda le sue radici negli Stati Uniti degli anni ’60, ma la sua istituzione venne delineandosi nel 1969, a seguito del disastro della Baia di Santa Barbara, in California, dove un incidente provocò la fuoriuscita di migliaia di litri di greggio da uno dei pozzi della Union Oil.
Questo drammatico evento spinse la politica statunitense a una seria presa di coscienza, che si concretizzò attraverso l’accorato appello del senatore Gaylord Nelson:
“Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
Le sue parole diedero un tale impulso a questa nuova sensibilità ambientalista da riuscire a generare grandi manifestazioni in tutto il Paese, coinvolgendo personalità illustri come Robert Kennedy e Paul Newman.
I numerosi movimenti ambientalisti americani, che fino ad allora avevano combattuto significative battaglie contro l’inquinamento e il sovrasfruttamento delle risorse singolarmente, riuscirono a scoprire una dimensione collettiva che, il 22 aprile del 1970, portò oltre 20 milioni di americani a scendere nelle strade e a mobilitarsi in difesa della Terra: fu il primo Earth Day.
I principi così fortemente espressi da Nelson furono, in seguito, raccolti dalle Nazioni Unite, che decisero di renderla una giornata internazionale di celebrazione e di riflessione e che, da allora, ricorre ogni anno un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. Non solo, fu proprio la Giornata della Terra a dare quella spinta, che si rivelò determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e che contribuì a spianare la strada allo storico Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro.
Da quel lontano 22 aprile a oggi, l’adesione è divenuta planetaria e coinvolge oltre un miliardo di persone di 193 Paesi. Lo spirito della celebrazione resta fortemente incentrato sulla sensibilizzazione ma oggi, più che mai, si concentra sulla divulgazione, anche scientifica, poiché è necessario costruire una cittadinanza globale, consapevole del cambiamenti climatici e della grande minaccia che essi rappresentano per il nostro pianeta. Per farlo bisogna diffondere la conoscenza, solo così sarà possibile agire in difesa dell’ambiente.
Numerose anche le iniziative in tutta Italia, tra cui l’assegnazione del premio ai vincitori del concorso fotografico “Obiettivo Terra“, contest fotografico promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana giunto ormai alla settima edizione. Ad aggiudicarsi il premio, in questa ottava edizione, è stata per la prima volta una donna, giovanissima, Tania de Pascalis, con un suggestivo scatto del lago di Braies, nel Parco naturale regionale Fanes-Senes-Braies (Trentino-Alto Adige/Südtirol).
In copertina: foto “Sunglint on the Bering Sea” di Sunglint on the Bering Sea (NASA, International Space Station, 04/22/14). Utilizzo con la licenza CC
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