Dietro la vittoria di Raz Degan: il risveglio di massa dell’Uomo ?
“Terra, Dea divina, Madre Natura, che generi ogni cosa e sempre fai riapparire il sole di cui hai fatto dono alle genti; guardiana del cielo, del mare e di tutti gli Dèi e le potenze; per il tuo influsso tutta la natura si quieta e sprofonda nel sonno. E di nuovo quando ti aggrada tu mandi innanzi la lieta luce del giorno e doni nutrimento alla vita con la tua eterna promessa; e quando lo spirito dell’uomo trapassa è a te che ritorna. ….” Erbario Inglese del XII secolo, British Museum.
Su una piccola isola dell’Honduras, per 12 settimane sotto i riflettori di Mediaset, Raz Degan ha ripetutamente nominato Pacha Mama, la Madre Terra, fin dall’antichità invocata e adorata presso le popolazioni andine e sudamericane. Chissà se la produzione del programma “L’Isola dei Famosi” avrebbe mai immaginato di trasformarsi in un canale di divulgazione della scienza dello spirito ! Il protagonista del reality, pur trascorsi decenni, resta coerente al suo famoso “Sono fatti miei” e in effetti, sopravvive e vive l’esperienza di naufrago individualmente, si fa davvero “i fatti suoi”.
Raz catalizza l’interesse del pubblico: in un primo momento lo sferza con l’apparente arroganza verso i compagni d’avventura, un’antropofobia inspiegabile per chi abbia scelto di naufragare, non vittima di flutti e tempeste marine, ma parte contraente di un incarico professionale accettato e sottoscritto.
L’atteggiamento eremitico di Raz inizia a svelarsi rendendolo espressione del paradigma dell’Uomo: la ricerca di cibo e la costruzione di un riparo dalle intemperie per soddisfare le esigenze del fisico, la meditazione, per sintonizzare il proprio spirito con l’armonia della Natura, così vicina e ricca sull’isola, per nutrire l’anima.
Raz si dedica alla contemplazione: inspirando l’aria pura si unisce intimamente alle nubi del cielo, la salsedine del mare gli penetra i polmoni, la sabbia lo accoglie sagomandosi perfettamente a misura del suo corpo e del suo peso, all’ombra della vegetazione, è circondato, immerso nelle espressioni tangibili di Madre Natura.
Raz va oltre: attraverso il silenzio, spesso fastidiosamente interrotto dai chiacchiericci dei compagni, dai loro rumori, sviluppa un atteggiamento maieutico, insegue la conoscenza di sé, testa i propri limiti e tiene desto il senso della ricerca perché sente la necessità di entrare nell’ordine fondamentale del Tutto, come insegnava Platone. Obiettivo: l’appagamento della sfera morale ma anche sociale e politica. Raz racconta nostalgicamente del kibbutz, forma di organizzazione sociale utopistica e instabile, che l’ha accolto dalla nascita fino alla giovinezza, e che è rimasto dentro di lui come il ricordo dolce di una società solidale, giusta, equa. Il mutamento è il nemico inesorabile. Le diverse fasi della sua vita, in parte povera, in parte ricca e mondana, rappresentano fratture dell’anima che ora sente la necessità di saldare.
E riappare Platone, osservando Raz. Sì perché il pubblico, pur condotto a riflettere su spirito ed etica, lo guarda… e non serve fare appello al ricordo del modello che è stato, la bellezza e il fascino di quest’uomo, ormai sulla cinquantina, sono ancora dirompenti. E se la categoria del bello incontra con tale costanza l’armonia interiore, come non trovare in questo naufrago l’incarnazione del “kalòs kai agathòs” ? La sua ricerca spirituale per unirsi all’Ordine di Madre Natura, astrazione della Bellezza ideale, risplende nella sua bellezza sensibile.
Il pubblico è stato rapito. Da spettatore che osservava, spiava, origliava ogni momento della vita di un vip, è diventato interprete di un viaggio antico, condotto per mano, lentamente, è stato trascinato all’interno fino a divenire protagonista della ricerca interiore, fino a condividere e vivere soggettivamente il bisogno dell’Uomo di ritrovare l’identità pura, avulsa dalle contaminazioni esterne.
La vittoria di Raz Degan nell’edizione 2017 dell’”Isola dei Famosi” è stata decretata dalla votazione plebiscitaria dettata dal paradigma dell’essere Uomo. Ognuno ha votato per se stesso.
– Patrizia Indiano
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Articolo davvero interessante!
Grazie mille Lucia. Data la tua gradevole impressione, mi auguro tu scelga di seguire la nostra testata d’ora in poi.