RiscArti 2018: il festival dell’arte del riciclo torna a Roma
“Riciclare non costa niente, è questione di cultura!”. Per il sesto anno gli amanti dell’arte del riciclo potranno ammirare a Roma dal 14 al 18 novembre 2018 le nuove opere di RiscArti, il festival all’insegna della cultura per la sostenibilità. Oggetti ri-trovati, dalla strada o dalla discarica, trasformati e nobilitati, sono in mostra, riscattati in tutta la loro bellezza.
Con il rodato format multidisciplinare che prevede un programma vario, fatto di arte, ma anche di intrattenimento e di laboratori, l’edizione 2018 del festival RiscArti si svolgerà in diversi spazi, tra cui: il Nuovo Cinema Aquila, la biblioteca Mameli e altre location messe a disposizione dal V Municipio, con l’auspicio che proprio dai piccoli gesti del nostro quotidiano si inneschi un grande cambiamento all’insegna della sostenibilità, di cui siamo tutti responsabili.
La creatività rigenera e le arti svolgono un ruolo importante: gli artisti sono capaci di mettere in atto una rivoluzione etica, oltre che estetica. Lo scarto, l’imperfetto, lo sporco e la “mondezza”, di solito sono ciò che nascondiamo e che non vorremmo avere accanto.
RiscArti propone al pubblico romano una mostra di oggetti che, prima scartati e poi minuziosamente ricomposti, sono vittime della materia di cui sono fatti e denunciano le contraddizioni di un’epoca post-consumistica oramai al declino.
Due sono le opere di punta di questa edizione: Crush, il manifesto di Fabio Ferrone Viola, che si riferisce al gesto attorno a cui ruota tutta la sua ricerca, ovvero schiacciare le lattine accartocciate raccolte per strada. Realizzare qualcosa che possa essere ancora una volta “utile”, rivestendo i rifiuti di una nuova dignità artistica, l’opera vuole rappresentare il paradosso del consumismo.
A cavallo tra la serietà del tema e l’ironia determinata i materiale così effimero si muove invece Jackal, lo sciacallo di Jacopo Mandich, altro artista di rilievo presente a RiscArti. Si tratta di un’installazione itinerante, che predilige lo spazio urbano e che indaga il disagio attraverso la dissonanza fra forma e percezione, fra spazio e presenza. Una muta di creature esili, grottesche e luminose, confinate ai margini dell’attenzione, un fantasma che evoca la colpa di una verità scomoda.
Lo spazio espositivo dove si potranno ammirare queste due opere e altre ancora è Il Nuovo Cinema Aquila, un bene sequestrato alla criminalità organizzata, che dopo molti anni è stato restituito ai cittadini e alla vita culturale del suo quartiere e della sua città. Spazio polivalente, rigenerato e restituito al territorio dopo anni di chiusura, tratta numerose tematiche di sensibilizzazione, avvicinando il pubblico a temi di grande attualità.
Le opere di RiscArti Festival, dentro la narrativa che li vede mutare forma, sono la memoria di quel che resta, ed allo stesso tempo entrano in una storia nuova e contemporanea: una sorta di storia dell’adattamento che, per opera delle arti, trova soluzioni creative per sopravvivere all’ambiente.
La festa di chiusura è in programma per martedì 18 ore 21 con reading teatrale del collettivo femminile Silent Crash, poesie d’ammore di Emiliano Valente e musica di Trickster, progetto di strumenti fatti a mano da oggetti riciclati. La musica è una miscela di psichedelia, etnica e blues che si fondono attraverso l’improvvisazione.
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Photo Credits: inside the article Jackal by Jacopo Mandich & Mirror Love di Fabio Ferrone Viola, cover Il levriero by Danilo Marchi, courtesy of RiscArti.