Impara a suonare l’handpan: apre la prima scuola a Roma!
Lezioni di Handpan all’ombra del Gazometro! Sono in partenza i primi corsi della Battiloro Handpand School presso la sede al porto fluviale del centro YogAyur. La scuola di Handpan a Roma raccontata dai tre promotori dell’iniziativa: Gianpaolo Battiloro, Andrea Balda e Federico Insabato
Sono aperte le iscrizioni al primo corso della scuola di Handpan a Roma che inizierà il prossimo 9 Ottobre. Questo fine settimana saranno presentate le attività della scuola nell’ambito della manifestazione Roma Aware Fest, una manifestazione di due giorni promossa dal centro YogAyur , in collaborazione con l’associazione culturale Monk. Per l’occasione abbiamo incontrato Gianpaolo Battiloro della Battiloro Handpan School, il musicista Andrea Balda e il responsabile del centro YogAyur che ospiterà le lezioni, Federico Insabato.
Ciao Gianpaolo. La tua azienda Battiloro Handpan produce Handpan realizzati interamente a mano da artigiani italiani. Prima di raccontarci come nasce l’idea di aprire una scuola di Handpan a Roma, ci spiegheresti brevemente che cos’è un Handpan?
Quando parliamo di Handpan parliamo di una generazione di strumenti che si sono sviluppati a partire dagli steel pan suonati nelle isole caraibiche di Trinidad e Tobago. Letteralmente Handpan vuol dire “suonato a mano”. Lo strumento di forma sferica è formato da due calotte in ferro che sovrapposte creano una cassa di risonanza interna. Sulla volta superiore ci sono diverse aree sonore estremamente sensibili al tatto, una nota centrale chiamata Ding e vari tasti melodici, di solito otto o nove, scolpiti lungo il diametro e accordati in una scala specifica.
Sembra uno strumento robusto ma in realtà ha uno spessore di circa 1 millimetro, questo lo rende molto delicato.
Gianpaolo, siamo di fronte alla prima scuola di Handpan a Roma, com’è nata l’idea di fondare la Battiloro Handpan School?
Fino a questo momento sono stati fatti workshop e sicuramente c’è chi dà lezioni private di Handpan, ma ancora non esiste una scuola di Handpan con una sede che sia un punto di riferimento per chi suona questo strumento o vuole iniziare a farlo.
L’idea di aprire una scuola di Handpan a Roma è del musicista Andrea Balda, che si è rivolto a me per la necessità di essere appoggiato da un produttore. Infatti, spesso chi si approccia allo strumento non lo possiede ancora e, soprattutto, non ha le competenze teoriche per saper scegliere qual è lo strumento adatto a lui. Gli strumenti, proprio per la loro natura artigianale, non sono semplici da reperire per una prova. Di norma il produttore è il singolo artigiano che non ha a disposizione nello stesso tempo un grande numero di pezzi. La Battiloro Handpan, potendo contare sulla manodopera di più artigiani, ha potuto soddisfare questa richiesta.
Quindi gli strumenti saranno a disposizione di chi parteciperà al corso, giusto?
Sì, esatto! In questa prima fase la scuola di Handpan è rivolta proprio a coloro che vogliono approcciarsi a questo strumento. Questa scuola dà alle persone in primis la possibilità di provare lo strumento, uno strumento che proprio a causa dell’artigianalità del suo processo di produzione è difficile da trovare e soprattutto da provare. Ogni classe sarà formata da 5/6 allievi, ai quali saranno messi a disposizione gli strumenti, oltre che l’insegnamento e il supporto dei musicisti Andrea Balda e Enrico Caruso.
Quindi l’idea della scuola è nata dall’incontro tra una casa produttrice e uno dei pionieri dello strumento, come è iniziata questa collaborazione?
Andrea Balda è stato uno dei primi che alla nascita dell’azienda mi ha avvicinato. Nel panorama romano e nazionale è uno degli artisti più preparati. Di lui mi ha colpito da subito il modo in cui ha creduto nella mia azienda sin dall’inizio, sostenendomi. Ma questa stima e questa fiducia sono reciproche, quindi sono entusiasta e onorato di mettere a disposizione gli Handpan Battiloro per creare insieme una scuola di Handpan.
Andrea fa parte degli Urban Vibe, un gruppo di percussionisti di Handpan. Un progetto molto esclusivo composto da tre Handpan che suonano insieme, all’occorrenza accompagnati anche da altre percussioni. Ma penso che Andrea saprà sicuramente raccontarti di più a riguardo.
Certo grazie mille Gianpaolo e ciao Andrea, piacere di conoscerti! Quindi è grazie alla tua idea che sta per nascere la prima scuola di Handpan a Roma. Vuoi raccontarci qualcosa di più sul tuo percorso? Soprattutto ci chiediamo, cosa ti ha spinto a promuovere questa idea?
Ciao! Mi riallaccio al discorso di Gianpaolo sugli Urban Vibe, perché servirà a far capire l’esigenza che mi ha convinto a dar vita alla scuola di Handpan.
Gli Urban Vibe non sono propriamente un gruppo musicale, noi che ne facciamo parte lo abbiamo sempre vissuto come un collettivo di musicisti che suonano lo stesso strumento. Quello che ci ha spinto a unirci è stata la voglia di imparare di più. Singolarmente suonavamo già tutti questo strumento e ci siamo reciprocamente individuati e uniti per mettere insieme le varie esperienze con l’intento di tirar fuori qualcosa di più completo. Ognuno di noi veniva da un percorso diverso e, mettere insieme le nostre scoperte personali sullo strumento, ha tirato fuori una crescita.
Io, ad esempio, nasco come batterista e ho continuato come percussionista, poi c’è stata una voglia di ricerca del suono e una curiosità spropositata verso questo nuovo strumento, sin dal primo momento in cui cominciavano a circolare le prime informazioni sugli Handpan. Gli Handpan hanno avuto un successo maggiore degli altri strumenti a percussione. Io personalmente mi ci sono avvicinato per le possibilità soliste che lo strumento offre ai percussionisti.
Quali sono gli obiettivi che vorreste raggiungere con i vostri corsi e a chi sono rivolti?
Già dalle prime volte che si maneggia un Handpan, potenzialmente si può tirar fuori qualcosa di carino: seguendo una sequenza si può sfruttare il potenziale del suono e creare una melodia piacevole da ascoltare. Nonostante lo strumento sia molto intuitivo, per sfruttarne a pieno le potenzialità bisogna, però, raggiungere un livello tecnico che si tira fuori solo tramite esercizi mirati e una conoscenza profonda dello strumento. Il dramma di chi come me si è approcciato a questo strumento fino a questo momento, è stato il fatto che non esiste un vero e proprio metodo per suonarlo, non c’è una scuola che ha predefinito una tecnica. Inoltre, anche ora che la community è cresciuta, lo strumento è difficile da reperire e, soprattutto, è difficile trovare in giro informazioni sulla qualità dei vari produttori. Molto spesso, infatti, sono realizzati da artigiani che si cimentano per la prima volta con la costruzione di questo strumento.
La mia idea personale è quella di tirare su una comunità interessata a questo strumento e farla crescere. Questo discorso di comunità può essere allargato. L’idea della scuola viene anche dalla necessità di far conoscere e far circolare le informazioni giuste. È una cosa che a me è mancata quando ho cominciato. Quindi il corso in questo momento è rivolto ai principianti che non hanno accessibilità allo strumento che, come spiegava Gianpaolo, proprio per la sua artigianalità è raro.
Ok, vi ringrazio. Ma a questo punto ho una curiosità cosa vi ha spinto a scegliere proprio il Centro YogAyur come sede della vostra scuola?
Personalmente – risponde Gianpaolo (n. d. r.) – quando ho iniziato con la mia azienda a produrre e vendere Handpan, ho deciso di orientarmi verso quelle persone attente al benessere, non solo fisico ma anche spirituale e mentale. Lo stress per le persone è aumentato e, allo stesso tempo, c’è un’attenzione sempre maggiore a questo tipo di benessere. Spesso il centro yoga è diventato lo spazio dove le persone si recano per curare la propria spiritualità, per meditare e stare bene. In particolare, nel centro YogAyur e nel suo responsabile Federico Insabato abbiamo trovato un punto di riferimento. Federico è una persona curiosa e aperta. Insieme abbiamo dato già vita a dei Workshop di yoga accompagnati dalle note del Handpan. Quindi, penso che scegliere questo centro come sede della nostra scuola di Handpan possa dare un plus a chi la frequenterà.
Federico, allora chiedo a te cos’è che ti ha incuriosito di questo strumento a tal punto da mettere a disposizione il tuo centro yoga per i corsi della Battiloro Handpan School?
La nostra attenzione è al benessere a 360 gradi, nel nostro centro potete trovare germogliatori, tisane ayurvediche, possibilità di fare massaggi. Una delle componenti che riempie gran parte delle nostre giornate è la musica, il suono inteso sia come inquinamento acustico che come sottofondo musicale, colonna sonora che noi utilizziamo costantemente. Uno degli obiettivi di YogAyur è rieducare le persone al silenzio e rigenerare la loro capacità di ascolto. Quindi tutte le volte che si può ascoltare il silenzio o tutte le volte che si possono ascoltare dei suoni che siano facilitatori di equilibrio psico-motivo e quindi suoni naturali come lo scorrere dell’acqua, come il rumore del vento tra le foglie, per noi ha un grosso valore. Stare nella natura e ascoltare dei suoni che non siano sintetici e che non siano aggressivi per l’orecchio, per noi ha un grosso valore di rigenerazione mentale e di conseguenza anche emotiva e spirituale. Gli Handpan si sposano benissimo con questo, perché hanno un suono quasi celestiale: anche per chi non riesce a percepire le differenze di scale, pochi colpi dati da mani inesperte bastano a produrre un effetto, se non estasiante, quantomeno di apertura, di bellezza e di piacevolezza. Molto spesso utilizziamo l’Handpan per accompagnare le nostre lezioni di yoga.
Se anche voi siete stati affascinati dal suono melodioso di questo strumento e volete cimentarvi, non perdete questa opportunità unica di conoscere i fondamenti teorici e di sviluppare le abilità pratiche delle principali tecniche per Handpan.
Vi ricordiamo che i corsi avranno inizio il prossimo 9 Ottobre, per iscrivervi basta cliccare qui.
– Rossella D’Orsi
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Foto © 2017 Dino Maglie