Suor Angelica ai Rinnovati per Siena in Opera
Mercoledì 11 dicembre al Teatro dei Rinnovati di Siena sotto la Direzione Artistica di Vincenzo Bocciarelli, che ha arricchito l’offerta culturale con la sezione Siena in Opera, è andata in scena una versione inedita di Suor Angelica, opera lirica in un atto composta nel 1917 da Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano. Parte di un Trittico, l’Opera è stata la preferita di Puccini e si si caratterizza soprattutto per la scelta di contenere fino alle scene finali, solo voci femminili. Il Maestro la compose grazie all’aiuto della sorella Iginia che era diventata madre Superiora del Convento delle Monache Agostiniane della frazione di Vicopelago di Lucca e che potè far comprendere al fratello come era la vita in un Convento Femminile.
Andata in scena la prima volta al Metropolitan di New York nel 1918 e, in Italia l’11 gennaio 1919 al Teatro Costanzi di Roma, viene riproposta a Siena con le atmosfere che evocano i grandi Teatri Lirici e con elementi che uniscono l’innovazione alla tradizione.
Prodotta da AMAT con la regia di Sergio Basile e la Direzione Musicale di Concetta Anastasi, la rappresentazione ha evidenziato una chiave nuova dell’Opera che si contraddistingue per un allestimento fuori da ogni schema, risultato di un intenso lavoro e prosecuzione di quello iniziato con Gianni Schicchi nel 2022. Introdotta da Paola Benocci che ha sorpreso il pubblico con un prologo ispirato ad una Graphic Novel ideata e scritta dal regista Basile e dagli studenti della classe V E del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Siena sotto la guida del professor Sguerri con le illustrazioni di Spartaco Ripa a cui si deve il progetto del crocefisso realizzato dall’Accademia di belle Arti di Firenze, l’Opera evidenzia scelte indubbiamente efficaci che riescono ad unire spiritualità e racconto infiammando il pubblico che si è commosso fin dai primi momenti della rappresentazione durante i quali l’attrice Beatrice Rincicotti insieme all’attore Francesco Perinelli, hanno recitato un appassionato scambio di lettere permettendo al pubblico di penetrare nelle vicende e nella profonda intimità della protagonista, una intensa Cristina Rosa. Dopo le letture l’Atto unico si apre con il fragore delle bombe di una guerra; la Prima Guerra Mondiale, durante un’offensiva austriaca nel Maggio 1917 in un Monastero di Asiago. In questa concitata quotidianità, in un giorno come tanti, si consuma l’intero dramma della protagonista che racconta le sue vicende e duella con la crudele zia Principessa. Ogni scena ricorda un quadro, come accade per la Morte di una vergine del Caravaggio, con una profondità che fa percepire agli spettatori la grandezza del Maestro Puccini che é riuscito a descrivere in modo tanto realistico ogni momento rendendo eterni e universali momenti indimenticabili. L’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, ha completato gli emozionanti momenti ricchi di citazioni ad opere letterarie, artistiche, cinematografiche.
”Tengo soltanto per ora a dirvi che è realmente un lavoro splendido e di grande ricchezza tematica ed emotiva, messo in scena con una eleganza discreta e raffinata! Mi ha davvero colpito molto ed ho sentito il dovere di applaudire in piedi per confermare quanto mi avesse colpito questa versione di Suor Angelica, che in genere invece tende ad essere messa in scena come un melodramma, mentre in questa rappresentazione ne è stata proposta una rielaborazione molto cinematografica che ricordava il Senso di Boito, Visconti, Tennessee Williams…..”
Queste le parole di uno spettatore unite ad una standing ovation di dieci minuti durante i quali sono stati lanciati volantini che hanno suggellato una serata da ricordare.
Paola Dei