L’Anatra all’Arancia: Sold Out al al Teatro dei Rinnovati di Siena
La commedia brillante conquista il pubblico senese con ironia ed eleganza
Un successo annunciato
La stagione teatrale del Teatro dei Rinnovati di Siena prosegue con spettacoli di grande successo, frutto dell’attenta direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli e del suo team. Il pubblico senese ha accolto con entusiasmo L’Anatra all’Arancia, in scena dal 29 novembre al 1° dicembre, registrando un sold out per ogni replica.
Dalle origini scozzesi al cult italiano
Scritta nei primi anni ’70 da William Douglas Home, la commedia è stata adattata in Francia dal celebre autore teatrale Marc Gilbert Sauvajon e successivamente portata in Italia con interpreti come Alberto Lionello e Valeria Valeri. L’opera è diventata un cult grazie anche alla trasposizione cinematografica di Luciano Salce, con Monica Vitti e Ugo Tognazzi, oggi riproposta con grande freschezza in questa stagione teatrale.
Un cast brillante e una messa in scena di qualità
La nuova produzione vede alla regia Claudio Greg Gregori, protagonisti Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Rubén Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo. Le scenografie di Fabiana Di Marco creano un suggestivo confine tra interno ed esterno, simbolo delle contraddizioni dei personaggi. I costumi di Alessandra Benaduce e il disegno luci di Massimo Gresia completano il quadro di questa raffinata produzione a cura della Compagnia Moliere – Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona.
Una trama avvincente e ricca di sfumature
L’Anatra all’Arancia racconta la crisi matrimoniale di Gilberto e Lisa, una coppia sposata da venticinque anni che mostra segni di logoramento, non tanto dovuto alla mancanza di amore quanto alla personalità del protagonista; egoista, egocentrico, esperto in tutto, traditore e vittima di sé stesso nel dover indossare sempre la maschera del clown che, alla lunga, stanca coloro che gli sono accanto. Esasperata e stanca. Lisa si innamora di un nobile che mostra aspetti caratteriali contrapposti a Gilberto, portatore di una innata e poetica eleganza. Dal momento in cui Gilberto lo scopre, come in una scacchiera, simbolo di quanto avviene durante lo svolgersi della commedia, passa al contrattacco con mosse che sono un misto fra idiozia e genialità. Organizza un week-end a quattro con una cameriera che evoca i personaggi di Cechov e che sembra sapere prima degli altri il finale.
Una lezione di vita tra risate e leggerezza
L’intesa fra gli interpreti è fondamentale per permettere al pubblico di cogliere in ogni loro mossa le emozioni di ogni personaggio e le loro evoluzioni. Si passa dal cinismo al timore, per poi attraversare la rivalità, la gelosia, l’inganno, e giungere poi all’amore che viene nel finale rivendicato anche da chi spesso ne trascura l’importanza, indaffarato nel soddisfare bisogni futili e superficiali. Un feuilleton che ha sollecitato la curiosità del pubblico fin dalle prime scene. Il tono leggero e divertente ha inebriato e divertito il pubblico senese ed ha evidenziato che, per raggiungere grandi risultati, non servono forzature o eccessi, basta avere la capacità di dosare con precisione certosina tutte le mosse dei protagonisti con la voglia di sdrammatizzare le gioie e i dolori della vita di coppia.
Foto: per gentile concessione del Teatro dei Rinnovati