Cultura

Regine di cartone diretto da Silvio Giordani

Regine di Cartone, scritto da Marina Pizzi e diretto da Silvio Giordani, ha debuttato al Teatro Marconi dal 7 al 17 novembre 2024.  

Tre sagome femminili si aggirano per i corridoi del Teatro Marconi. Si guardano attorno, con lo sguardo vuoto e spaesato, poi, lentamente, una dopo l’altra, salgono sul palcoscenico.  

Su un palco pieno di cartoni , di cianfrusaglie, di oggetti vari e imprecisati,  lentamente le figure femminili si presentano raccontando le loro storie di emarginazione al pubblico. Si tratta di tre donne senzatetto. Gina, Tonta e Ruvida. Le loro personalità si intrecciano, le storie di dolore si incastrano fino a formare un unicum in cui ci si rispecchia, ci si confronta, e in un certo senso si rinasce. Malgrado tutto, ogni mattina loro si ritrovano su quei cartoni freddi, a fare i conti con una vita che non hanno scelto. 

In un attimo, da una situazione difficile si può precipitare nel baratro perché le tre protagoniste non sono folli, sono semplicemente ai margini della società.  La loro condizione è dovuta a traumi affettivi, si lega ad eventi disastrosi o è conseguenza di situazioni di violenza subita e mai accettata. Tonta è una donna rimasta bambina, che vive in un mondo tutto suo, nel quale si protegge e con il quale si difende dal mondo circostante. Ruvida, la più giovane tra le tre, è un ex prostituta, il suo passato turbolento la tiene ancorata a una realtà dura. È intelligente, acuta, perspicace, ma è sempre pronta a utilizzare l’arma del sarcasmo per sopravvivere. Gina è un’ex attrice di teatro, carismatica, fascinosa a suo modo, segnata dalla vita e si ritrova in un nascondiglio in cui si nasconde dietro a citazioni colte e dietro al ricordo nostalgico dei suoi monologhi.  

Regine di cartone, grazie anche all’interpretazione misurata delle attrici, non ha toni esasperati o esageratamente drammatici: Il testo è perfettamente equilibrato e la regia di Giordani riesce a calibrare le giuste dosi di pathos e leggerezza alternando spunti di riflessione, momenti drammatici e, a volte divertenti e più spensierati. 

Gina, Tonta e Ruvida hanno varcato quel limite oltre il quale si perde il rapporto con la società e si entra in una specie di limbo che comporta una vera e propria fuga dal contesto di appartenenza e che finisce per comportare emarginazione, davanti alla quale ognuna reagisce come può.  

Tonta è persa nel suo modo fantastico, Ruvida è sarcastica, Gina trova rifugio nella sua passata “celebrità”. 

Ognuna si difende e sopravvive come può.

Uno spettacolo da vedere drammaticamente attuale  

di Sarah Mataloni

REGINE DI CARTONE

Di Marina Pizzi

Regia Silvio Giordani

Con Angiola Baggi, Mirella Mazzeranghi e Maria Cristina Gionta

Scene Di Mario Amodio

Costumi Di Lucia Mariani

Musiche Originali Di Stefano De Meo