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Racconti di strada s.f.d. ovvero senzafissadimora scritto e diretto da Bianca Maria Castelli, ha debuttato a “Il cantiere Teatrale” dal 15 al 17 marzo. 

In scena Bianca Maria Castelli  si  muove su un palcoscenico allestito in modo semplice ma molto efficace,  alternando agilmente un registro brillante a un altro più drammatico, interpretando ruoli differenti e vite umane al femminile che si incrociano tra di loro, anche per un solo istante. 

Lo spettacolo, accompagnato dalle note degli Acoustic Lane (Claudio Bevilacqua, Enrico Mossena, Roberto Capacci) unisce con classe testi in prosa della stessa Bianca Maria Castelli, stralci poetici di Alessandro Contadini, e varie canzoni, alcune delle quale ben note come Corso Buenos Aires e Treno a Vela di Lucio Dalla, altre dello stesso Alessandro Contadini, autore e musicista romano. La musica diventa coprotagonista della scena e lo sguardo dello spettatore si perde piacevolmente nel flusso emotivo dei racconti, complicati ed emozionanti al tempo stesso. 

Sono storie difficili, di un’umanità ai margini che conserva, a tratti, un barlume di speranza, orgoglio e di poesia. 

 C’è chi si ritrova in mezzo alla strada quasi improvvisamente e lotta per difendere a ogni costo la sua identità, c’è invece chi sceglie, consapevolmente,  di vivere in strada   e comunica agli altri  con un linguaggio tutto suo, esprimendo un universo interiore, spesso poco compreso dal resto del mondo. Alcune volte i destini della strada si intrecciano tra di loro, creando simpatici siparietti, come quello tra l’autrice e attrice  Bianca Maria Castelli e Paola Alviano Glaviano, in scena con un ruolo divertente, efficace, cucito su misura per lei. 

 Una nota a parte merita il disegno luci, curato da Giovanni Nardone alla perfezione, capace di esaltare momenti divertenti così come la malinconia che sprigionano le storie intrecciate tra di loro. 

Racconti di strada, in poco più di sessanta minuti ci regala uno spettacolo in cui parole e musica evocano con eleganza e al contempo con una punta di malinconia, esseri umani ai margini per scelta, necessità o per destino, che a tratti si mostrano fragili, a tratti orgogliosi e fieri di preservare la propria identità. 

Da vedere.