Roma 2020-2021: Tutto quello che non ha funzionato nel football club
Dopo aver concluso al settimo posto con Fonseca, Mourinho si trova tra le mani una Roma da cambiare.
Sono davvero tante le cose che non hanno funzionato nella Roma 2020-2021. Già ad agosto scorso sembrava quantomeno rischiosa, non avendo alternative, la scelta di iniziare con un allenatore in scadenza. I Friedkin hanno avuto la grande attenuante di essere arrivati solamente il 17 Agosto. Potendo così cambiare molto poco nella loro prima avventura giallorossa. La deludente stagione appena conclusa nasce, però, sul finire della precedente. Quando cominciarono a logorarsi i rapporti fra alcuni membri della squadra e Fonseca.
6 Agosto 2020: Siviglia-Roma 2-0 e la lite con Džeko
Gara unica (causa Covid-19) degli Ottavi di finale di Europa League. Quel giorno segnò un punto di rottura fra il centravanti bosniaco e l’allenatore portoghese. E’ ormai risaputo e noto a tutti che in quel 6 Agosto, negli spogliatoi, successe qualcosa di grosso tra Džeko e Fonseca. Il rapporto teso andò avanti per mesi , per poi culminare a fine gennaio 2021, con la scelta della Roma di togliere la fascia di capitano al bosniaco. La situazione rimase sotto controllo finche’ i risultati lo consentirono , poi il rapporto sbragò nuovamente la sera di Roma-Spezia di Coppa Italia.
19 Gennaio 2021: Roma-Spezia 2-4 (0-3 a Tavolino per i liguri)
La Roma arrivò a questa sfida con la sonora batosta nel derby sul groppone, per 3-0. I Giallorossi videro sfumare immediatamente l’obiettivo Coppa Italia e non solo sul campo, anche per il pasticcio regolamentare dei 6 cambi. Fino a quel momento la Roma, tranne qualche solito scivolone contro le big, aveva un rendimento estremamente costante e affidabile: pareggio o sconfitta contro le big, vittoria contro le medio piccole. Soltanto 10 giorni prima all’Olimpico, andando in vantaggio contro l’Inter (2-2 finale), i giallorossi agganciarono momentaneamente il secondo posto. Ma quella sera di Gennaio segnò un’altra crepa, stavolta definitiva , fra la squadra e Fonseca. Soprattutto riaffiorarono tutte le vecchie ruggini, mai sopite , tra il tecnico ed Edin Džeko. Al fischio finale altro duro scontro tra i due e da quel momento, tranne per l’avventura in Europa League, non abbiamo più visto una Roma degna di nota.
Addestramento tattico e la difesa a 3
La Roma passò per la prima volta da difesa a 4 a difesa a 3 a Napoli, il 5 Luglio del 2020. All’inizio i risultati furono davvero incoraggianti: La Roma rimase imbattuta nelle ultime 8 partite del 2019-2020. La stagione 2020-2021 inizia con lo stesso modulo , riproponendo la difesa a 4 soltanto nelle ultimissime partite. Tanti si sono chiesti come sarebbero andate le cose se Fonseca avesse cambiato prima. Così come se avesse fatto un po’ di buon e sano ‘catenaccio’ nel secondo tempo di Manchester. Ma la Roma incapace di tenere una elementare linea difensiva, avrebbe saputo farlo? Se mancano l’aggressività, la voglia e la coordinazione dei movimenti qualunque modulo è perfettamente inutile. Anche a Manchester, eccezion fatta per il gol del 2-2, la Roma ha subìto le reti in situazioni di parità o addirittura superiorità numerica. Anche qualora si fosse messo il celebre ‘pullman davanti la porta’, la Roma non sarebbe stata in grado di eseguire le manovre necessarie per parcheggiarlo.
I limiti della squadra e i troppi infortuni
La Roma ha dovuto affrontare un’intera annata praticamente giocando a ‘ portieri volanti ‘. Nessun portiere della rosa ha fornito garanzie e prestazioni all’altezza. Forse soltanto Fuzato, sul finale, ha alternato qualche errore a qualche ottima parata. Pau Lòpez e Mirante non sono assolutamente stati all’altezza. A complicare il tutto vanno aggiunti i 70 infortuni totali in stagione. Infortuni che hanno lasciato la difesa orfana di Smalling per oltre 65 giorni totali. Le problematiche fisiche di Veretout e Spinazzola hanno reso ancor di più impossibile l’approdo in finale di Europa League, mentre Zaniolo ha purtroppo saltato tutta la stagione. Poi c’è anche un discorso di limiti oggettivi della rosa. Villar si è completamente perso da Febbraio in poi, Diawara non ha fornito sufficienti garanzie. Mentre Santon non è mai stato al top della forma e Cristante, con estrema volontà, ha giocato quasi tutta la stagione in un ruolo non suo.
Serve uno specialista delle punizioni
La Roma ha terminato la stagione dodicesima per quel che concerne i gol su palla inattiva. L’unico ad aver segnato su punizione diretta quest’anno è stato Pellegrini ad Amsterdam. Tra l’altro con nettissima complicità del portiere dell’Ajax. In campionato non c’è stato nessun gol della Roma su punizione diretta. Dopo l’addio di Kolarov la Roma non ha più avuto uno specialista, come il serbo o come Miralem Pjanić. E’ una importante freccia che ti manca nel tuo arco, che in passato ti ha spesso salvato da tante situazioni. Se la Roma vuole avere più varietà offensiva deve assolutamente prendere un battitore di punizioni.
di Simone Maresca, in collaborazione con RomaForever.it
Immagine in evidenza : Il portoghese Paulo Fonseca, settimo in campionato con i giallorossi. Licenza foto (CC BY-SA 3.0)