Don Quixote: il magico balletto al Black Box di Siena
Il Don Quixote è andato in scena nello spazio Black Box, a conclusione della Stagione invernale del Balletto di Siena, che dal 21 novembre al 20 dicembre 2019 ci ha regalato spettacoli classici e contemporanei attraverso nove appuntamenti per un progetto trasversale che ha coinvolto, accanto ai danzatori del Balletto di Siena, giovani realtà italiane del mondo della danza.
Durante tutte le rappresentazioni la regia e le coreografie del M° Marco Batti hanno creato atmosfere magiche. L’ultimo spettacolo, in particolare, si è rivelato un evento imperdibile che, dopo aver attraversato teatri internazionali, ha portato il sapore della Mancia nella città del Palio.
Ispirato al famoso romanzo di Miguel de Cervantes dal titolo El ingenioso hidalgo don Quixote de la Mancha fu rappresentato per la prima volta nel 1869 al Teatro Bol’šoj di Mosca, con le coreografie di Marius Petipa e le musiche di Aloisius Ludwig Minkus.
Per questa versione contemporanea del Don Quixote, le musiche sono rimaste le stesse di A. L. Minkus, ma la coreografia e la regia sono del M° Marco Batti, che è stato capace di imprimere il propri segno, cosa non facile, realizzando quadri viventi che hanno incantato il pubblico.
La bellezza dei colori, la scenografia e la sicurezza tecnica di ogni ballerino, che si è espresso con naturale elasticità di movimenti, hanno inondato di energia tutta la serata, esaltando l’abilità del maestro e la qualità della loro interpretazione.
Il corpo di ballo è formato da: Claudio Caverni, Hector Tarro Sanchez, Daniel Luthi, Chiara Gagliardo, Giuseppe Giacalone, Elena Iannotta, Filippo Del Sal, Tae Onodera, oltre a Ayano Tatekawa, Lorena Fernandez Rubio, Koh Yoshitake, Matilde Campesi, Sarah De Luca, Giulia Marchionni, Rumi Nishiguchi, Eleonora Satta, Yurino Shioyama, Mattia Baccon, Ramon Ceňera Castaňo, Ryusei Kitamura e Kevin Alejandro Mora Mosquera.
Il balletto, come si legge sulla locandina di Siena in Danza, è diretta da Marco Batti e narra del tentativo di un uomo molto ricco, Giamache, di sposare la bella Kitri, che invece si innamora di Basilio, un giovanotto del villaggio.
Il padre di Kitri è contrario alla realizzazione di questo matrimonio, così la ragazza con il suo amato Basilio è costretta a scappare e a rifugiarsi, prima in covo di gitani, poi in una caverna, dove però viene scoperta.
Basilio, dopo aver visto il padre di Kitri, finge di essere in punto di morte e chiede al padre l’approvazione delle nozze prima di lasciare questa terra. Il padre approva, Basilio svela il segreto e, finalmente, i due innamorati possono coronare il loro sogno.
È stato un vero piacere assistere a questa magia di corpi, che hanno rappresentato, momento per momento, una fonte inesauribile di emozioni, aggiungendo allo spettacolo un tocco ammaliante, che ha saputo trasportarci in quei territori e in quel periodo.
I volti dei ballerini e delle ballerine si sono intonati perfettamente alle musiche, amalgamandosi in un tutt’uno ineguagliabile per originalità, innovatività, bellezza, emergia, intensità.
Il pubblico di ogni età, entusiasta della serata, ha dimostrato il proprio gradimento con lunghi applausi che, come scrosci d’acqua hanno inondato lo spazio del Black Box, dove non c’era una sedia vuota, nonostante la serata non fosse delle più favorevoli, alla fine dello spettacolo sono emersi soltanto elogi positivi per ciascun elemento dello spettacolo: dalle coreografie alla regia, dai costumi alle musiche, dai ballerini alle scenografie.
Un risultato sorprendente che il M° Marco Batti riesce a ottenere ogni anno, superando ogni volta se stesso.
– Paola Dei
________________________________________________________________________________________________