Nature Education 2019: non serve essere Greta Thunberg per interessarsi al pianeta
Nature Education 2019 fa tornare Santa Marinella a essere la Perla del Tirreno, con le sue spiagge finalmente pulite e plastic-free.
Manuel e Matteo, amici di vecchia data, hanno deciso all’inizio del 2019 di fondare un’associazione con l’obiettivo di riqualificare le spiagge e le campagne del loro luogo natale, Santa Marinella, cittadina del litorale laziale.
Due giovanissimi lavoratori che, a partire da dicembre scorso, trascorrono parte del loro tempo libero in un progetto nato per caso, ma che oggi può contare sulla partecipazione attiva di oltre trenta ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Nature Education 2019, questo è il nome dell’associazione che punta a rendere nuovamente Santa Marinella la Perla del Tirreno.
L’attività settimanale si svolge principalmente in due fasi: una prima fase di sopralluogo, atta a individuare il sito che ha maggiormente bisogno di riqualificazione e una seconda fase pratica, di azione sul territorio, la cosiddetta “giornata ecologica”. Ogni sabato dalle 10.00 alle 16.00, i ragazzi, muniti di guanti e appositi contenitori per differenziare i rifiuti, bonificano il luogo scelto.
Fin dall’inizio, la mission dell’associazione è stata sì quella di riqualificare spiagge e campagne, ma anche quella di formare un gruppo di giovani studenti e lavoratori che potessero impegnarsi per il proprio territorio in un clima sereno e piacevole. Durante le giornate ecologiche, Manuel e Matteo forniscono ai partecipanti pranzo al sacco e musica che possa accompagnare la bonifica e mettere tutti di buon umore. Grazie alla loro costanza e alla volontà di accogliere chiunque abbia voglia di dare una mano, l’associazione continua dall’inizio dell’anno a lasciare un segno, per “rendere il mondo migliore di come lo ha trovato”.
Nature Education nasce spontaneamente, al di fuori di ogni iniziativa istituzionale, senza il coinvolgimento dell’amministrazione comunale da cui non riceve nessun tipo di finanziamento. La partecipazione del Comune, ora in dissesto, consiste prevalentemente nel ritiro dei rifiuti raccolti, grazie alla collaborazione del Vicesindaco.
Ad oggi nel gruppo ci sono circa cinquanta ragazzi, sebbene quelli che partecipano attivamente alle giornate ecologiche del sabato siano circa trenta. I due fondatori hanno ribadito più volte:
L’associazione si basa sull’apporto di tutti. Nature Education non è ‘Manuel e Matteo’, c’è bisogno dell’aiuto di tutti quanti.
Anche se la plastica è sicuramente il materiale più frequente sulle spiagge, il polistirolo è quello più inquinante, a causa del difficile e lungo processo di smaltimento. Questo materiale infatti, sgretolandosi, si scinde in miliardi di microplastiche che si insidiano tra i granelli di sabbia e vanno a costituire diversi strati di rifiuti nel sottosuolo. Moltissimi sono i cotton fioc, che fortunatamente saranno definitivamente vietati in tutta l’Unione Europea a partire dal 2020.
L’unica giornata svoltasi in una campagna ha portato i ragazzi a imbattersi in neurotossine chimiche, simulanti neurotossici utilizzati prevalentemente per l’uccisione di animali. La pericolosità di questi rifiuti ha richiesto l’intervento della polizia municipale, che dopo aver recintato la zona e averla messa in sicurezza, ha provveduto allo smaltimento delle neurotossine.
Nature Education ha in mente di collaborare con tutte le scuole di Santa Marinella, primarie e secondarie, per un progetto di educazione ambientale che possa stimolare i ragazzi a impegnarsi per la protezione dell’ambiente e la salvaguardia del pianeta.
Costanza e continuità sono le caratteristiche che differenziano questa associazione, nata su iniziativa di una società civile attenta e con la voglia di cambiare le cose.
– Livia Romani
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Cover Photo: courtesy Nature Education
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