Virginio lancia il suo nuovo video “PS POST SCRIPTUM”: un inno ad andare oltre il muro che abbiamo davanti a noi
Virginio è tornato con un nuovo brano, PS POST SCRIPTUM, che racconta come la musica sia in grado di abbattere qualunque barriera fisica, mentale e sociale.
Il testo, che da domani 13 dicembre sarà online in esclusiva su Spotify, è tratto dalla poesia di Giuseppe Catalano, all’epoca detenuto nel carcere di Opera (Milano). Grazie al progetto “Parole Liberate, Oltre il Muro del Carcere“, fondato da Michele De Lucia, Duccio Parodi e Riccardo Monopoli, l’opinione pubblica è sensibilizzata e informata sulle tematiche del carcere e della condizione delle persone detenute.
Il brano è stato presentato la prima volta alla Camera dei Deputati a Roma, durante la conferenza stampa del progetto “Parole Liberate”. In seguito Virginio lo ha interpretato in un live privato nel carcere di Opera e, ancora, alla presenza del sindaco di Milano Beppe Sala nella Galleria Vittorio Emanuele.
Virginio Simonelli ha così commentato l’uscita di PS POST SCRIPTUM:
Questa canzone è un inno ad andare oltre il muro che abbiamo davanti, sia esso fisico o mentale, sia esso reale o interiore. A parer mio la musica è l’unico vero mezzo in grado di portare questo messaggio in maniera inequivocabile e prorompente ed è per questo che abbiamo deciso di pubblicarlo in esclusiva su Spotify e su YouTube, dove l’accesso all’ascolto e alla visione sono gratuiti.”
Il video è diretto da Tommaso Ranchino, prodotto da MP Film, pubblicato dall’etichetta indipendente iMean Music & Management di Roberto Mancinelli e distribuito da The Saifam Group.
La storia è un racconto visivo di arte e bellezza, girato grazie alla disponibilità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, nella location suggestiva di un ex carcere di Roma. Incentrato sui due protagonisti, l’attore Giulio Dicorato e lo stesso Virginio, accompagnato dalla violoncellista Fabrizia Pandimiglio, si sviluppa tra reali opere d’arte attualmente in restauro. Il bianco e nero ne delinea il senso più alto, con spessore e delicatezza, accompagnando il pianoforte e il violoncello, unici veri protagonisti della canzone.
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